"Nel mondo, nella classifica dei frutti preferiti, le arance figurano al quarto posto dopo banane, angurie e mele". E' quanto emerso lo scorso venerdì 25 ottobre ad Agrigento, nella tappa del "Grande Viaggio Insieme Conad 2019" che ha visto protagoniste le filiere agroalimentari, con l'obiettivo di valorizzare le produzioni e le tante eccellenze che sono il vanto del made in Italy.
Integrità, trasparenza, crescita, valorizzazione del territorio in termini di sostenibilità economica, sociale e ambientale sono stati i temi affrontati nel corso del dibattito in cui sono stati presentati i risultati dell'indagine socioeconomica commissionata da Conad ad Aaster e dedicata alla filiera delle arance.
"Con un fatturato di 55 milioni di dollari, ha svelato il rapporto Aaster, il consumo mondiale è in continua crescita: nel 2017 si attesta a 75 milioni di tonnellate, con un incremento del 12% rispetto all'anno precedente. Grazie agli incrementi di raccolta dei primi due produttori: Brasile con 17,8 mln di ton e Stati Uniti con 10mln di ton, la produzione di arance raccolte è cresciuta del 9% e si attesta quasi a 52 mln di tonnellate".
"Anche in Italia, recita ancora il rapporto, si registra un leggero aumento nel consumo: nel 2018 le famiglie italiane hanno acquistato oltre 570mila tonnellate di arance, l'1% in più rispetto all'anno precedente. Furono gli Arabi a coltivarle in Africa e nell'Europa mediterranea. E i siciliani ne fecero un frutto identitario, grazie alle condizioni ottimali date da un equilibrio perfetto tra clima e territorio. In Italia, infatti, la cui produzione è pari a circa il 3% di quella mondiale, la coltivazione delle varietà più pregiate e apprezzate in ottica globale è praticata soprattutto in Sicilia, dove si concentra oltre il 52% della produzione nazionale, e poi in Calabria, in Puglia e in Basilicata".
Presenti al prestigioso evento Lillo Firetto, sindaco del Comune di Agrigento, per il saluto istituzionale, poi si sono susseguiti con i loro qualificati interventi Francesco Pugliese, amministratore delegato Conad; Aldo Bonomi, sociologo e direttore del Consorzio Aaster; Giuseppe Adorno, associato coop. Valle dell'Anapo; Marco Caruso, ricercatore CREA, Consiglio di Ricerca; Sammy Fisicaro, Responsabile commerciale Colleroni; Giuseppe La Rocca, direttore Fondazione Comunitaria di Agrigento e Trapani; Giovanni Selvaggi, pres. cons. Arancia rossa di Sicilia Igp.
Significativa, tra le altre, la testimonianza dell'azienda Parlapiano Fruit che spiegato come il valore degli agrumeti a marchio DOP di Ribera abbiano raddoppiato il loro valore economico in poco meno di dieci anni, con un importante risvolto sociale ed occupazionale sul territorio.
"Il co-branding Arancia di Ribera DOP e Sapori & Dintorni di Conad, in un contesto di promozione e comunicazione molto prestigioso – ha detto Paolo Parlapiano – ci ha permesso raggiungere gli 8 milioni di clienti Conad, con risultati strepitosi. L'accostamento si è rivelato oltremodo vincente e il successo che ne è derivato ha permesso una crescita socioeconomica di Ribera e dei 13 Comuni interessati dalla nostra DOP. E per questo dobbiamo senz'altro ringraziare soprattutto Conad".
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