L'aggravio di 4 centesimi del costo della metropolitana a Santiago ha scatenato una sorta di protesta in tutto il Cile da parte delle fasce meno abbienti. Ne hanno parlato alcuni espositori italiani presenti alla fiera Fruit Attraction a Madrid, dato che alla rassegna spagnola la presenza cilena era molto nutrita. Ma sono tanti anche gli operatori italiani che lavorano con il Cile, specie per produrre in controstagione.
ph Pablo Vera Afp da post.it
"Conosco il Cile da oltre 45 anni - ha raccontato a FreshPlaza un espositore italiano - ed è un Paese che ha attraversato diverse fasi politiche. Da diversi anni cova un certo risentimento da parte delle classi meno abbienti, sfociato nelle proteste degli ultimi giorni. Quella dell'aumento del costo della metropolitana di superficie è stata solo la scusa per dare il via a manifestazioni".
Martedì sera, il presidente cileno Sebastián Piñera ha chiesto scusa ai suoi concittadini per non avere saputo vedere in tempo i problemi accumulati da decenni nella società cilena e che hanno portato alle grandi proteste degli ultimi sei giorni. Piñera ha riconosciuto l'esistenza di una grave "situazione di disuguaglianze e abusi" e ha promesso alcune grandi riforme per cercare di fermare le proteste.
"Siamo preoccupati - ha aggiunto l'importatore italiano - perché non è chiara l'evoluzione degli eventi. C'è il coprifuoco dalle 21 alle 6 del mattino. In Cile si sta andando incontro alla stagione delle produzioni primaverili ed estive e i nostri partner non sanno bene cosa succederà. se ci saranno scioperi, blocchi o proteste. L'auspicio è che tutto possa risolversi in modo pacifico".
In controstagione, l'Italia importa tantissime referenze e ci sono molte aziende italiane che hanno produzioni, per esempio il kiwi, in Cile. Inoltre, anche le ciliegie cilene hanno un ruolo di tutto rilievo nei commerci in mezzo mondo, grazie a una perfetta organizzazione logistica e all'uso di confezioni ad atmosfera modificata.