Come da aspettative, la seconda giornata di Fruit Attraction, a Madrid, ha registrato il pieno assoluto di visitatori. I padiglioni sono stati letteralmente presi d'assalto dai visitatori provenienti, almeno per un 30-40 per cento, dall'estero rispetto alla Spagna.
"Quando è stato deciso di fare un'unica fiera nazionale – spiega Andreas Saldoval Morillas, espositore di Bioplanet Spagna – tutti hanno concentrato le proprie forze per questo evento. Era partito in sordina, 10 anni fa, ma oggi credo che abbia raggiunto livelli molto alti. Fra i visitatori esteri più presenti direi che ci sono gli italiani e i portoghesi, ma poi si vedono affluenze da tutta Europa, Asia, Africa e Sud America".
I dati degli organizzatori parlano di 90mila visitatori: paiono un po' tanti, però di certo il pubblico non manca. Ma come ha fatto una fiera a nascere dal nulla e raggiungere un livello internazionale così elevato? "Avevamo bisogno di questo evento, ecco perché è nato – aggiunge Saldoval Morillas – per rilanciare la nostra ortofrutta. Inoltre, volevamo un evento dove fare affari concreti e che non fosse un bar o un ristorante, come accadeva in certe fiere regionali precedenti".
Primo a sinistra, Andreas Saldoval Morillas
Aziz Mataoui di Contec, proprio in fiera ha chiuso un affare con dei clienti di un paese africano. "Sono molto soddisfatto sia dell'affare concluso, sia dei dieci appuntamenti che ho avuto nei due giorni iniziali. Noi costruiamo le attrezzature per realizzare i pali per gli impianti di protezione, tutto made in Italy. A causa dei cambiamenti climatici, dell'arrivo di nuovi insetti, della volontà di ridurre sempre più il numero dei trattamenti, il settore della protezione dei frutteti sta ampliandosi in tutto il mondo".
Aziz Mataoui, responsabile commerciale di Contec
Nicola e Renato Detomi sono entusiasti dell'evento. "Tanta, tantissima gente. Abbiamo avuto contatti da tutto il mondo, difficile dire la zona più rappresentata. Le mele sono uno dei nostri prodotti di punta, insieme al kiwi, e abbiamo allacciato rapporti per vendere queste referenze".
Renato e Nicola Detomi di European Fruit Group
Gianluca Baruzzi del Crea di Forlì ha approfittato dell'evento, oltre che per un aggiornamento professionale, anche per promuovere il Simposio mondiale della Fragola che si terrà in Italia nel 2020. "Abbiamo avuto l'occasione di incontrare produttori, tecnici e operatori commerciali che ruotano attorno alla settore fragola. Puntiamo ad avere quasi un migliaio di presenze da tutto il mondo all'evento del prossimo anno".
Andrea Farnedi di Vivo Germogli
Chi è presente a Madrid per affacciarsi all'esportazione è Andrea Farnedi di Vivo, azienda che produce germogli. "La Spagna può essere un buon mercato e ho avuto alcuni contatti interessanti. In tre giorni possiamo raggiungere qualsiasi supermercato d'Europa e, considerando che i germogli hanno 14 giorni di vita di scaffale, l'esportazione è possibile. Noi siamo una delle poche aziende certificate in Europa e questo ci può facilitare".
Il terzo giorno è atteso più tranquillo. Da verificare se la scelta di anticipare la chiusura al giovedì, invece che al venerdì, riuscirà a fermare l'emorragia di visitatori (e il "fuggi-fuggi" degli espositori) oppure no.