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Al via la campagna delle clementine siciliane

La campagna agrumicola della Sicilia sudorientale, negli areali ragusani, è da poco iniziata con le varietà di clementine come il Monreal. Si tratta di varietà comuni che si trovano in Sicilia, con semi, ma che continuano a essere apprezzate dai mercati italiani per la loro polpa molto aromatica e intensamente profumata.

Per capire come sta andando la campagna 2019, abbiamo contattato Angelo Migliorisi, agronomo e profondo conoscitore dell'agrumicoltura nell'areale della Valle dell'Acate.

"La stagione sta presentando alcuni aspetti del tutto singolari rispetto allo scorso anno – ha rivelato l'esperto - infatti le aspettative di molti agrumicoltori, che in primavera avevano assistito a una ripresa vegetativa caratterizzata da imponenti fioriture, sono state disattese a causa di un andamento climatico per certi versi anomalo. Le continue piogge e le temperature relativamente basse rispetto al periodo di riferimento hanno visto un complessivo rallentamento nella crescita delle piante".

"Infatti, nella fase di fioritura e post allegagione - spiega l'agronomo - le temperature molto più basse della media stagionale hanno determinato scarse allegagioni anche per la concomitante minore attività degli insetti pronubi, una timida fase di ingrossamento dei frutti e un generale ritardo nella fase di invaiatura. A risentirne maggiormente sono state le varietà precoci di agrumi, dunque le clementine in primis, che aprono solitamente la stagione già a fine settembre".

"Vedremo inoltre, più avanti, come il clima primaverile si riverbererà sulle altre specie agrumicole, a cominciare dalle arance bionde che dovrebbero vedere i primi stacchi a fine novembre. Solo allora, in linea di massima, si potrà verificare la corretta maturazione dei frutti e la qualità degli stessi".

Il clima anomalo ha portato anche qualche vantaggio?
"Per contro, grazie all'andamento particolare di questo 2019 – dice Migliorisi - può essere prevedibile una minore incidenza della mosca mediterranea della frutta, la Ceratitis capitata, che di fatto ha iniziato tardivamente le prime generazioni con l'improvviso arrivo delle alte temperature".

"Da un punto di vista commerciale - conclude - ciò che può fare sperare in una maggiore domanda di prodotto siciliano è il generale calo produttivo anche degli altri paesi come Spagna e Marocco, che pare risentano di una fisiologica alternanza di produzione dopo un 2018 da record".

"I prezzi per i primi stacchi si sono attestati a 0,40 euro al kg, alla produzione ma, in ragione di quanto appena descritto, dovrebbero aumentare".

Contatti:
Dr. Angelo Migliorisi
Tel.: +39 3383810756
Email: ante.migliorisi@alice.it