"Le tendenze dei consumi stanno cambiando e la riduzione del tempo di reazione è un requisito chiave per soddisfare la domanda di rivenditori o grandi distributori. Per competere, dobbiamo riuscire a spedire la frutta nelle migliori condizioni. Il nostro investimento in una maggiore capacità di refrigerazione al Mercamadrid è pertanto fondamentale per adattarsi a un mercato in cambiamento". A sostenerlo è Esther Sánchez, direttore di Frutas E. Sánchez.
Da poco, Frutas E. Sánchez, una società di produzione, imballaggio, commercializzazione, esportazione e importazione di frutta e verdura, ha aperto nuovi impianti nella struttura all'ingrosso del Mercamadrid. I suoi 12mila metri quadri sono distribuiti in quattro impianti, che impiegano 200 dipendenti.
Secondo Esther Sánchez i nuovi impianti permetteranno di centralizzare le operazioni, ottimizzando le risorse e riducendo i costi, cosa che risulterà in una risposta migliore al cliente. "Il tempo di reazione è di vitale importanza ed è stata la ragione che sta dietro alla ristrutturazione degli impianti. E' importante soddisfare le necessità del consumatore offrendo la frutta in condizioni ottimali e riducendo il tempo di reazione, quando si tratta con i rivenditori".
Questa espansione è stata condotta in risposta alla crescita della quota di mercato dell'azienda. Attualmente, la società gestisce 140mila ton di frutta, con mele, pere, kiwi, agrumi e drupacee come prodotti principali.
La società è stata fondata 60 anni fa con un capitale familiare al 100%. Inoltre, la società ha aziende agricole di proprietà in Aragona e Cile. La sua sede principale è a Madrid ed è presente sia a Mecabarna che a Mercamadrid.
"Nel 2019 abbiamo ampliato la linea commerciale delle banane. E' un dato di fatto che la domanda stia aumentando. Per quanto riguarda le ciliegie, le esportazioni cilene in Cina continuano ad aumentare. Anche la Spagna potrebbe esportare in Cina, ma i protocolli non sono ancora pronti", secondo E. Sánchez.
Frutas E. Sánchez è stata la prima società del Mercamadrid a ottenere i permessi per la linea biologica nel 2006. "Lo scenario attuale è molto diverso. Stiamo passando dall'export di quasi l'intero volume biologico alla vendita in un mercato domestico sempre più consolidato, con una riduzione dei costi. C'è una crescente consapevolezza e il mercato spagnolo sta consumando più prodotti biologici. Speriamo che questo porti a una riduzione nel differenziale di prezzo".
La nuova sede permetterà di centralizzare tutte le operazioni, la logistica e i servizi. Con un fatturato di 150 milioni di euro all'anno e 350 dipendenti, l'azienda ha anche una delegazione in Cile, un paese che rappresenta il 20% del suo fatturato.
Frutas E. Sánchez importa da Francia, Italia, Paesi Bassi, Belgio, Cile, Argentina, Uruguay, Brasile, Perù, Costa Rica, Sudafrica, Stati Uniti, Canada, Cina e Nuova Zelanda.
Il mercato d'esportazione costituisce il 20% del fatturato dell'impresa e l'attenzione è posta su tutta l'Europa e il Nord Africa, anche se l'azienda non esclude una futura espansione.
Frutas E. Sánchez parteciperà a Fruit Attraction allo stand 10D05.
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Esther Sánchez, manager
Frutas E. Sánchez
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