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Pomodori da industria: annata buona, ma i ricavi rimangono troppo bassi

"Coltiviamo prodotti eccellenti, in territori altrettanto straordinari. A Lavello, in Basilicata, la produzione di pomodori non è stata altissima, ma neanche troppo bassa. Abbiamo avuto una media di 120-130 ton per ettaro". A riferirlo è Antonio De Nigris, un giovane agricoltore nonché titolare di un'azienda agricola in provincia di Potenza, il quale poi aggiunge: "Ogni anno mettiamo a dimora dai 46 ai 52 ettari (quest'anno sono 50) a seconda della possibilità di affitto dei terreni, ma a ogni campagna dobbiamo prestare attenzione all'analisi costi/ricavi".

"Il prezzo del pomodoro lungo da industria è stato di 0,105 €/kg, mentre il tondo di 0,096 €/kg. Trattasi di quotazioni non poi tanto male, ma sicuramente non ideali per garantire un giusto reddito alle aziende. Per quanto mi riguarda, occorrerebbe aumentare il tutto a 0,12-13 €/kg. I costi di gestione per un ettaro di pomodori variano infatti dai 7.000 agli 8.000 €/ha".

"Quest'anno la produzione è stata a rischio, a causa delle alte temperature. Se da un lato abbiamo avuto una primavera piovosa e fredda, che ha determinato un posticipo nella crescita della pianta, dall'altra, invece, lo scorso settembre è stato un mese molto asciutto, che ha agevolato così la maturazione e la raccolta del prodotto".

"Ormai tutti, seppur con qualche settimana di ritardo, ci accingiamo a concludere l'annata 2019. A differenza di altri areali in cui c'è stata poca produzione (60-70 ton/ha), la Basilicata, nonostante tutte le problematiche iniziali, può vantare una buona campagna del pomodoro".

"Da alcuni anni, il concetto di investire in macchine per la raccolta sembra di nuovo essere entrato tra le spese che un agricoltore, ovviamente se lavora al di sopra di un determinato ettaraggio, deve prima o poi sostenere. Reperire manodopera sta diventando sempre più complesso, per questo ho deciso di acquistare nuove raccoglitrici che mi hanno permesso di raccogliere 270 ton per ettaro".