Secondo i dati forniti dal servizio statistico Euroestacom (Icex-Eurostat), rispetto al periodo compreso tra il 1 agosto e il 31 luglio delle ultime 8 campagne, i Paesi Bassi e la Spagna hanno visto una riduzione delle loro vendite di pomodori nell'UE, campagna dopo campagna, mentre le importazioni dal Marocco sono risultate in costante crescita.
Nelle ultime 8 campagne, le vendite di pomodori spagnoli nell'UE sono diminuite del 9,61%, passando da 1.414,73 milioni di chili nella campagna 2011/14 a 1.278,69 nella campagna 2018/19. I Paesi Bassi hanno ridotto le vendite del 5,82%, passando da 1.527,5 nel 2011/2012 a 1.438,64 milioni di chili nella campagna 2018/2019.
Nel frattempo, il Marocco ha registrato un incremento delle vendite del 31,42%, passando da 567,2 milioni di chili nella campagna 2011/12 a 745,44 milioni di chili venduti nell'UE, nella campagna 2018/19 appena conclusa.
Nell'ultima campagna, l'UE ha acquistato un totale di 4.880,6 milioni di chili di pomodori, per un valore di 6.478,41 milioni di euro, e un prezzo medio di 1,327 euro/kg. I Paesi Bassi, la Spagna e il Marocco sono i tre principali fornitori di pomodori dell'UE, e rappresentano rispettivamente il 29,48%, il 26,2% e il 15,27% del volume.
I Paesi Bassi sono il più grande Paese fornitore al mondo di pomodori dell'UE. Durante quest'ultima campagna, hanno venduto 1.438,64 milioni di chili di pomodori per un valore di 2.181,24 milioni di euro, a un prezzo medio di 1,516 euro/kg, il prezzo più alto fra i tre principali fornitori: il 12,33% in più rispetto alla Spagna e il 31,94% in più rispetto al Marocco.
La Spagna è il secondo fornitore di pomodori dell'Unione europea, appena dopo i Paesi Bassi, con un volume di 1.278,69 milioni di chili, per un valore di 1.699,51 milioni di euro, e un prezzo medio di 1,329 euro/kg, ovvero il 15,66% in più rispetto ai pomodori venduti dal Marocco.
Il Marocco è il terzo fornitore dell'UE, in volumi, con 745,44 milioni di chili per un valore di 856,25 milioni di euro, e un prezzo medio di 1,149 euro/kg.
La Francia si è classificata quarta con 285,08 milioni di chili per un valore di 382,59 milioni di euro, e un prezzo medio di 1,342 euro/kg.
E' seguita dalla Germania, nella campagna 2018/2019, con un volume di 181,29 milioni di chili per 334,33 milioni di euro, e un prezzo medio di 1,844 euro/kg.
La Turchia, che sta causando così tanti problemi provocando una serie di allarmi sanitari per eccesso di uso di pesticidi sui suoi ortaggi, in questa campagna ha venduto all'UE un totale di 164,6 milioni di chili di pomodori, per un valore di 155,78 milioni di euro, ad un prezzo medio di 0,946 euro/kg .
Fonte: hortoinfo.es