La lotta ai cambiamenti climatici passa per un'agricoltura innovativa. Solo un approccio consapevole degli stravolgimenti in atto sul clima e delle opportunità offerte da scienza e tecnologia per fronteggiarli, può aiutarci a salvare il pianeta. Nella giornata del ritorno in piazza per il Friday for Future, Cia-Agricoltori Italiani rinnova il suo sostegno alla mobilitazione dei giovani e fa appello al Governo perché si avvii un confronto costruttivo sul tema.
Per Cia è necessario, infatti, un impegno fattivo a livello istituzionale per dare risposte concrete nel breve e lungo termine, non solo ai ragazzi, ma a tutti i cittadini, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi fissati dall'Agenda ONU per il 2030.
Cia-Agricoltori Italiani è pronta a incontrare il Governo per lavorare insieme nella stessa direzione, partendo dal riconoscimento del ruolo svolto dall'agricoltura.
Il settore agricolo è quello che, più di tutti, subisce gli effetti dei cambiamenti climatici, ma è anche il più impegnato nel contrastarli, investendo su tecniche sostenibili e modello di produzione biologica. Il riscaldamento globale e l'incremento dei fenomeni meteorologici estremi provocano dissesto idrogeologico, siccità, variazioni degli agro-ecosistemi, diffusione di nuovi insetti dannosi, incontrollata cementificazione dei terreni più fertili, inquinamento e perdita di sostanza organica del suolo. Eppure, è proprio la buona agricoltura quella che mitiga l'effetto serra, produce energie rinnovabili e ha un ruolo primario nell'assorbimento di anidride carbonica.
Inoltre, precisa Cia, non è certo aumentando le tasse che si risolvono i problemi ambientali. Lo stop agli sgravi fiscali sul carburante agricolo, per esempio, provocherebbe solo effetti negativi, dall'impoverimento all'abbandono dei campi. Agli agricoltori che sono i primi a tutelare l'ambiente e a presidiare il territorio, vanno, invece, assicurate congrue agevolazioni.