Quest'anno, i produttori polacchi di kiwiberry hanno registrato una buona resa. L'approccio giusto, l'esperienza dei coltivatori e la cura delle piante, in ogni fase della coltivazione, ha permesso di raccogliere frutti di alta qualità.
Nell'ambito di un progetto del Centro nazionale di ricerca e sviluppo, gli scienziati dell'Università di scienze della vita di Varsavia (SGGW), in collaborazione con i coltivatori delle aziende frutticole di Bodzewo, vicino a Grójec, hanno sviluppato una tecnologia per la coltivazione dei baby kiwi.
Le piantagioni appartenenti ai membri dell'Associazione occupano una superficie totale di circa 45 ettari (con una produzione di circa 500 tonnellate di frutti). Attualmente, la più grande piantagione commerciale di kiwiberry in Polonia si estende su una superficie di 10 ettari.
Secondo i membri dell'Associazione, l'area di coltivazione del baby kiwi non dovrebbe essere ampliata, almeno per il momento. "Prima di tutto, dovremmo diffondere la conoscenza di questi frutti, delle loro qualità e delle loro modalità di consumo, e dovremmo promuoverli tra i consumatori nazionali. L'estensione dell'areare dovrebbe arrivare soltanto dopo", ha affermato il prof. Piotr Latocha di SGGW.
La resa media ottenuta da un ettaro, a seconda della varietà, è di 10-15 tonnellate (l'anno scorso, a Bodzewo, sono state raccolte eccezionalmente 20 tonnellate per ettaro). Come osservato da Latocha, la quantità non ha importanza nella produzione di baby kiwi, è la qualità la cosa più importante. Solo infatti solo i frutti di buona qualità, visivamente accattivanti, raccolti al momento giusto e correttamente gestiti dopo la raccolta, a poter arrivare sul mercato.
I baby kiwi polacchi, proprio come l'anno scorso, sono disponibili presso la catena Lidl. I coltivatori vendono anche i loro frutti localmente, nelle città più piccole, e partecipano ai popolari mercatini alimentari. Parte della produzione nazionale è anche destinata all'esportazione, principalmente in Germania.
Fonte: www.sadyogrody.pl