La stagione delle patate dolci in Egitto si è presentata con alti e bassi. All'inizio, l'Europa ha affrontato delle carenze, creando un improvviso picco di domanda e di prezzi. Tuttavia, vista la crescente popolarità della patata dolce, ne vengono piantate anche di più. Ciò potrebbe portare, in futuro, a un eccesso di offerta.
L'inizio della stagione delle batate ha avuto una svolta inaspettata, secondo il presidente della Al Nile Trade, Hussein El-Kelesh. "Poco prima dell'inizio della stagione, abbiamo ricevuto alcune richieste di informazioni sulle patate dolci, poiché c’erano delle carenze in Europa. Ciò ha creato una situazione insolita di aumento dei prezzi delle patate dolci egiziane. Avevamo già creato programmi con i nostri clienti nei Paesi Bassi, dove esportiamo maggiormente. Dopo aver concordato un prezzo di 5 euro, per scatola da 6 kg, i coltivatori hanno improvvisamente chiesto molto di più anche per i loro prodotti, rendendo l’accordo con l'Olanda non più attuabile. Dopo aver illustrato la situazione, abbiamo raggiunto un accordo su 7 euro, per una cassa da 6 kg di patate dolci di grandi dimensioni".
L’azienda non si sarebbe mai aspettata che i prezzi alti mettessero d’accordo importatori e consumatori olandesi, afferma El-Kelesh. "Era una situazione praticabile, se non fosse che circa due settimane fa è iniziata la stagione in Spagna, causando un calo della domanda e, di conseguenza, una notevole flessione dei prezzi, passati da 10 a 6-7 euro, per scatola da 6 kg. La stagione si è completamente ribaltata, ma per fortuna stiamo ancora operando con l'Olanda al prezzo fisso concordato. Nel complesso, è stata una stagione abbastanza buona per noi".
Sempre più coltivatori decidono di piantare patate dolci, poiché la loro popolarità è in aumento. Ciò potrebbe causare problemi, in futuro spiega El-Kelesh. "Ci sono sempre più coltivazioni di batate in Egitto, ma anche in altri Paesi europei. Questo effetto è abbastanza normale, lo vedi accadere anche in altre colture. Quando c'è una stagione delle cipolle di grande successo, tutti saltano sul carro del vincitore, facendo crollare i prezzi nelle stagioni successive. Le colture saranno poi nuovamente modificate e si spera che il mercato si stabilizzi. Una stagione di successo non garantisce mai i profitti in quelle successive, in quanto non si sa mai cosa accadrà".
Sebbene l'Olanda sia il principale mercato d’esportazione per la Al Nile Trade, gli esportatori guardano anche al mercato britannico. "L'Inghilterra è un mercato molto forte, che saremmo felici di fornire. Non siamo sicuri di ciò che accadrà con la Brexit, ma il prossimo anno ci concentreremo maggiormente su questo mercato. Stiamo anche cercando di entrare nei mercati asiatici, africani e a Dubai. La prossima grande fiera a cui speriamo di partecipare è il Fruit Logistica a Berlino. Andiamo là da molti anni ed è sempre una grande occasione per noi", conclude El-Kelesh.
Per maggiori informazioni:
Hussein El-Kelesh
Al Nile Trade
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