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L'analisi di un produttore tarantino

Scarsa la domanda europea per le uve da tavola italiane

"Ormai la campagna 2019 dell'uva da tavola è in pieno svolgimento, eppure, già dall'inizio della stagione, non si è registrato quell'entusiasmo e quell'interesse che si era visto lo scorso anno, specie sui mercati internazionali. A circa due mesi dal via della commercializzazione, la situazione sembra stagnante un po' in tutta Europa". E' il commento di un produttore tarantino specializzato nelle esportazioni di frutta e verdura fresca in tutto il mondo.

"C'è poca richiesta, poco interesse, probabilmente anche dovuto alla campagna drupacee: questa, infatti, è stata soddisfacente e a vantaggio solo dei commercianti. I prezzi sono stati decisamente bassi, per i produttori, nonostante la qualità fosse buona. Una situazione che ha avuto come conseguenza vendite e prezzi non molto attraenti per il prodotto successivo, ossia l'uva da tavola".

"La Grecia e la Spagna con le proprie produzioni hanno (e stanno) spadroneggiato sul mercato. La prima, vantando volumi abbondanti e comunque sufficienti per sopperire alle richieste del mercato, in particolare modo quelle dell'Est-Europa, si è proposta con la varietà Victoria a prezzi piuttosto bassi. La Spagna, invece, ha avuto la meglio con le uve seedless, con l'Italia costretta a ritagliarsi una fetta di mercato ridotta rispetto ai suoi competitor". 

"In Moldavia, ma anche in altri Paesi dell'Est Europa, che già hanno una loro piccola produzione, si è avuto un incremento dei volumi disponibili, con il mantenimento di un indice dei prezzi basso. Di conseguenza, il tutto ha generato alcuni problemi nel collocare le nostre uve che, normalmente, venivano vendute in questi territori europei".

"L'uva italiana, quest'anno, è qualitativamente e quantitativamente buona, non si registrano grossi problemi fitopatologici. La stagione relativamente secca al sud, non essendo stata inficiata dall'umidità, ha aiutato a mantenere ottima la qualità dell'uva. I volumi disponibili sono simili (sebbene lievemente inferiori) allo scorso anno, con la differenza però che la richiesta è notevolmente bassa".

"I prezzi, al momento, sono simili allo scorso anno. Per le uve con seme (come Victoria e Italia) i prezzi variano da 0,80 e 1,15 €/kg, stessa situazione commerciale per la Red Globe e la Palieri. Diversa è la situazione per le varietà apirene, le quali stanno vivendo un periodo di scarsa richiesta".

"Mancano circa due mesi al gran finale. Pertanto, si spera di dare una sterzata almeno nell'ultimo periodo di commercializzazione, sperando che i canali distributivi possano risvegliarsi da questo momento incerto per il mercato delle uve da tavola".