Celle piene di prodotto, susine che si accumulano e prezzi che risultano troppo bassi. Questa balorda annata continua a regalare delusioni. Stavolta a essere nel ciclone sono le susine Angeleno la cui raccolta è iniziata da poco meno di una settimana.
"Coltivo susine da 23 anni - spiega l'agricoltore Mauro Bosi della provincia di Ravenna - e non ho memoria di un'annata così negativa. Prezzi bassi sì, se ne erano già visti, ma quest'anno siamo proprio a terra".
Si parla di prezzi attorno a 20-25 centesimi al produttore. Considerando che in campagna vi è anche abbastanza scarto a causa delle grandinate e della cimice asiatica, la PLV prevista non copre neppure i costi di produzione.
"In più - aggiunge Bosi - il mercato italiano delle susine è stato invaso da quelle spagnole, a basso prezzo. Se siamo terre di conquista per chi ha costi di produzione inferiori ai nostri, va chiarito e detto apertamente: così noi possiamo chiudere direttamente, evitando di rimetterci denaro ogni anno. Ma qualcuno, a importare dall'estero, ci guadagna di certo".
Le grandi strutture di confezionamento pare abbiano in cella parecchie tonnellate di susine estive, invendute, che vanno ad aumentare i costi e a ingolfare l'offerta. Per le Angeleno l'unica speranza è che, avendo un mercato lungo che si protrae fino a dicembre, si riesca a collocarle all'estero. Brexit permettendo.