"Il bio non si improvvisa: è una cultura, una scelta di vita che cambia radicalmente il modo di coltivare. Nell'agricoltura biologica le piante vanno messe nella condizione di difendersi da sole dalle avversità, rispettando i loro cicli vitali, senza somministrazione di sostanze chimiche". Lo dichiara Giovanni Milana, amministratore dell'omonima azienda di proprietà della sua famiglia.
Giovanni Milana
"Core business della nostra azienda, fin dagli anni '60 – ha aggiunto Milana - è la coltivazione della carota di Ispica. Oggi l'impresa si estende su una superficie di 350 ettari, coltivati con il metodo dell'agricoltura biologica oltre che su circa 500.000 metri di colture protette, tra serre e tunnel. In questa azienda, i prodotti principali che si affiancano alla carota sono principalmente: zucchine, patate, finocchi e pomodoro, ma anche ciliegino e datterino. Tuttavia, per garantire la rotazione dei terreni, vengono coltivate altre referenze come sedano, meloni, carciofi, broccoli, peperoni, cetrioli, melanzane etc. per un totale di 25 articoli, che compongono una vasta gamma, a copertura dell'intero anno".
"Quest'anno, per lenire gli effetti del virus New Delhi sullo zucchino in pieno campo – dice dal canto suo Salvatore Milana, agronomo dell'azienda – abbiamo escogitato una soluzione per la copertura delle piantine ancora piccole e, pertanto, maggiormente soggette alla Bemisia tabaci, il vettore del virus. Si tratta di una copertura con tessuto non tessuto che isola la pianta finché non raggiunge una certa dimensione. Da una certa grandezza in poi, la pianta, pur in presenza degli aleurodidi, non risentirà eccessivamente in negativo nella produzione di zucchini".
Sopra, Salvatore Milana mostra a noi di FreshPlaza il sistema di protezione dello zucchino contro gli aleurodidi, vettori di virus.
Nel 1991, quando l'azienda Milana avviò le produzioni in bio, il mercato principale divenne fin da subito la Germania, con cui l'impresa lavora da tempo. Da questo Paese, l'azienda ha preso anche molto del proprio know how, acquisendo non solo le innovazioni e le nuove tendenze del comparto agricolo, ma una vera e propria presa di coscienza e una nuova cultura d'impresa.
"Nel tempo, ci siamo fatti un buon nome tra le principali catene della GDO estera – ha proseguito Giovanni Milana, proseguendo nel suo discorso – e ciò determina puntualmente, ogni anno, una maggiore richiesta di referenze, sempre più variegate e in quantità crescenti. Volendo però rimanere nell'alveo della correttezza con i nostri clienti, siamo spesso costretti a rinunciare a forniture che non potremmo onorare. Ciò onora la serietà che ci contraddistingue".
Sopra: un campo di zucchini coperti con tessuto non tessuto per arginare, per quanto possibile, il virus New Delhi. L'augurio è che quest'anno possa essere meno presente sulle colture.
"Proprio quest'anno – ha rivelato Milana - abbiamo dovuto declinare la richiesta di un bilico al giorno per cavolfiore e broccoletti. Infatti siamo rimasti sulle nostre posizioni, che ci hanno tranquillamente consentito di spedire 20 pedane a settimana. Ovviamente per noi è un motivo di orgoglio, perché è la riprova che i nostri prodotti superano tutti i controlli; non faremmo mai nulla che possa metterci nelle condizioni di non operare bene e secondo i canoni dell'agricoltura biologica".
L'azienda è specializzata nella fornitura di pedane miste, che permettono al partner commerciale di disporre di un'ampia e variegata scelta di prodotti in un'unica soluzione e in quantità consone alle proprie esigenze.
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Azienda agricola Milana Giovanni
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