Cimice asiatica: Agrinsieme Emilia Romagna, il coordinamento che riunisce le federazioni regionali di Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, apprezza le misure messe in campo dalla Regione per contrastare la grave emergenza che rischia di far perdere il patrimonio ortofrutticolo del nord Italia. Le azioni di contrasto sono state illustrate nel corso della consulta agricola regionale a cui hanno partecipato le rappresentanze del mondo agricolo.
"Ora però servono fatti concreti per supportare le imprese gravemente danneggiate da quella che possiamo definire una vera e propria piaga per tutta l'agricoltura del nord Italia", sottolinea in una nota Agrinsieme, che manifesta apprezzamento riguardo le misure che la Regione Emilia Romagna intende applicare, come la delimitazione delle aree colpite al fine di ottenere sgravi fiscali e contributivi ed i fondi per abbassare i tassi d'interesse sui mutui.
"Occorre un grande gioco di squadra da parte delle associazioni agricole e delle Organizzazioni di produttori – prosegue il comunicato di Agrinsieme – inoltre chiediamo il supporto della Regione per ottenere il risarcimento dei danni al fine di arrivare in tempi rapidi all'utilizzo dell'insetto antagonista (la vespa samurai). Infatti occorre affrontare l'emergenza stanziando risorse da parte del Governo, qualunque esso sia, e intervenendo sulla normativa europea che vieta gli aiuti di stato per le calamità 'non da quarantena' come la cimice asiatica.
Poi va sbloccato, presso il Ministero dell'Ambiente, il decreto che consente l'autorizzazione all'importazione, la sperimentazione ed il lancio del l'antagonista naturale, la vespa samurai. Queste misure sono urgenti e possono dare una prospettiva agli agricoltori che purtroppo oggi sono stremati e sconfortati dalla situazione drammatica in cui versa il settore ortofrutticolo. Ricordiamo infatti che, in aggiunta alla calamità dovuta al la cimice asiatica – scrive ancora Agrinsieme Emilia Romagna - le imprese devono subire i danni ulteriori causati da altre avversità (eventi grandinigeni e maculatura bruna sul pero in primis) ed i prezzi insoddisfacenti di alcune produzioni come pesche e nettarine nonché le drupacee.
Non possiamo accettare che tutti i problemi, le regole ed i pregiudizi di carattere ideologico vengano scaricati addosso alle imprese agricole – conclude la nota - pertanto ci aspettiamo risposte in tempi rapidi altrimenti ci mobiliteremo presso le sedi opportune in tempi altrettanto stretti".
Il commento di Fruitimprese
Il presidente di Fruitimprese Marco Salvi, esprime soddisfazione per il lavoro fino ad ora svolto dalla Regione Emilia-Romagna in merito al grave problema della Cimice Asiatica, si complimenta con l'assessore Caselli per l'impegno suo, dello staff tecnico dell'Assessorato e del Servizio fitosanitario regionale.
Marco Salvi, presidente di Fruitimprese
"Fruitimprese è a completa disposizione della Regione per sostenere, in tutte le sedi istituzionali nazionali e comunitarie, le ragioni di un intervento tempestivo a sostegno delle imprese agricole e di finanziamento della ricerca che consenta di combattere quest'emergenza che sta mettendo a grave rischio la sopravvivenza dell'intera filiera ortofrutticola; bene quindi la road map proposta dall'Assessore Caselli e piena condivisione delle misure proposte e delle richieste da presentare al governo ed alla UE".
Il commento di Paolo Bruni (CSO Italy)
"Un vero e proprio piano d'azione condiviso, che coinvolga istituzioni, mondo agricolo e della ricerca" per far fronte alle emergenze della filiera ortofrutticola, a partire dal flagello della cimice asiatica". Assolutamente allineato su questa posizione, espressa con vigore nell'incontro di Bologna del 28 agosto dall'assessore Simona Caselli, il presidente di CSO Italy Paolo Bruni, che plaude anche all'iniziativa del tavolo tecnico regionale di emergenza, operativo in Emilia Romagna dall'8 luglio scorso.
Paolo Bruni, presidente di CSO Italy
"La crisi di governo e le consultazioni in corso a Roma - sottolinea Bruni - non possono far passare in secondo piano un problema che rischia di mettere definitivamente in ginocchio non poche aziende ortofrutticole. Non si possono fermare provvedimenti, come quelli dell'autorizzazione a combattere la cimice asiatica con insetti antagonisti, indispensabili per cercare di fronteggiare un problema tanto grave. Pertanto bene ha fatto l'assessore Caselli a procedere in Emilia Romagna, stanziando finanziamenti finalizzati ad azioni concrete".
"Qui serve una svolta - aggiunge subito il presidente di CSO Italy - che dia priorità nell'agenda di governo alle produzioni agricole e ortofrutticole in particolare, prima che sia troppo tardi. Siamo davanti a una ricchezza nazionale che rischiamo di vedere ridimensionata e che noi di CSO vogliamo, insieme agli altri organismi di settore, a tutti i costi sostenere".
Il CSO Italy pertanto non solo è allineato ma "sostiene l'azione di Simona Caselli per misure tempestive, mettendosi a disposizione in tutte le sedi e in tutti gli ambiti in cui si possa utilmente intervenire", conclude Bruni.