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Rieti, 28 agosto - 1 settembre 2019

Inaugurata la nona edizione della Fiera Mondiale del Peperoncino: un indotto da 2,5 milioni di euro

Con risultati oltre le aspettative, anche coloro che inizialmente erano scettici hanno dovuto ricredersi sulla bontà del format lanciato 9 anni fa a Rieti. Parliamo della Fiera Mondiale Campionaria del Peperoncino che ospita non solo una mostra pomologica con circa 500 diverse varietà, ma che vede anche la partecipazione di istituzioni internazionali e di un folto numero di espositori. Ieri, 28 agosto 2019, si è svolta la cerimonia inaugurale della manifestazione che proseguirà per 5 giorni, fino al primo settembre.

Il taglio del nastro inaugurale è stato affidato all'Ambasciatrice del Ghana. Sotto: l'arrivo delle autorità presso la mostra pomologica.

A fare gli onori di casa insieme ai rappresentanti del Comune, della Provincia e degli enti locali, Livio Rositani, Presidente dell’Associazione Rieti Cuore Piccante e figlio di Guglielmo Rositani, socio fondatore dell'Accademia Internazionale del Peperoncino e ideatore del format.

https://agfstorage.blob.core.windows.net/misc/FP_it/2019/08/28/Rieti01.JPG Il tavolo dei relatori. Da sinistra, Regnini, Tosti, Cicchetti, Rositano, Calisse, Di Bernardino, Carmazzi. Sotto: l'intervento del sindaco di Rieti, Antonio Cicchetti.

La manifestazione, denominata "Cuore Piccante", può costituire, secondo le parole di saluto del sindaco di Rieti Antonio Cicchetti, uno degli elementi per la riscoperta e il rilancio della lunga tradizione agricola del territorio reatino. Qui hanno operato nomi importanti nella storia agraria italiana, a cominciare da Nazareno Strampelli, passando per figure minori come il principe Ludovico Potenziani, attivo nella floricoltura e nello sviluppo dei meleti insieme a Mario Ferraguti. L'agricoltura, ha concluso il sindaco, è un comparto dal quale Rieti non può prescindere e manifestazioni come Cuore Piccante contribuiscono a una crescita dell'interesse verso il territorio.

Il sindaco Cicchetti osserva la mostra varietale.

I peperoncini in esposizione presso la mostra pomologica sono stati forniti dall'Azienda Agricola Carmazzi, e provengono dalla collezione Biagi-Carmazzi, come ricordato dall'On. Paolo Trancassini, il quale si è detto soddisfatto nel vedere esposti nella manifestazione molti prodotti provenienti dai comuni colpiti dal terremoto del 2016.

Da parte sua, l'assessore Claudio Di Berardino ha ringraziato tutti i collaboratori e i volontari che si sono spesi per l'organizzazione dell'evento, sottolineando l'importanza di fare squadra e si è detto piacevolmente sorpreso, essendo stato tra gli scettici del primo momento, circa la grande riuscita della fiera nel corso degli anni. La manifestazione si è infatti rafforzata e ampliata, anche sul fronte internazionale, il che invita a guardare non solo ai problemi del territorio, ma anche alle opportunità. Tra queste, figura il peperoncino, che può contribuire a un riposizionamento dell'economia locale, nell'ambito di un modello di sviluppo agricolo che punti alla qualità.

Il presidente della provincia di Rieti, Mariano Calisse, si è complimentato per il successo di una manifestazione particolarmente amata dalla città di Rieti (e non solo) e ha ricordato il lavoro svolto congiuntamente dal Comune e dalla Provincia per potenziare l'evento, anche ponendo in evidenza alcune parti del centro storico di Rieti che necessitano ancora di finanziamenti per i lavori di ripristino post terremoto.

In ultimo, sono seguiti gli interventi di Nando Tosti (Ascom Confcommercio) e di Vincenzo Regnini (Presidente della Camera di Commercio di Rieti). Quest'ultimo ha ricordato, numeri alla mano, la crescita della manifestazione: "La prima edizione vide la partecipazione, come espositori, di sole due aziende del territorio, Oggi sono giunte a una cinquantina su complessivi 150 espositori. L'indotto dell'evento supera i 2 milioni e mezzo di euro; una cifra importante, soprattutto nel contesto di un calo di attività commerciali e di turismo che il territorio ha subito dopo il terremoto".

"Quest'anno - ha sottolineato Regnini - ho notato un salto di qualità della manifestazione, anche grazie a una nuova generazione di organizzatori. Intorno al peperoncino possano svilupparsi iniziative non solo strettamente agricole, ma anche gastronomiche, turistiche e di appeal per tutto il territorio. Fin dalla prima edizione abbiamo voluto denominare questo evento Fiera Mondiale del Peperoncino, proprio perché puntavamo a essere un punto di riferimento a livello nazionale e internazionale per questo segmento".

Per accedere al programma completo dell'evento, clicca qui.