Per la campagna fragole 2019/20 si preannuncia un anticipo della raccolta. Rispetto agli scorsi anni, pare che qualche imprenditore campano voglia giocare d'anticipo, cominciando a raccogliere già a fine dicembre, inizio gennaio. Sarà un bene? Sicuramente tutto dipende dai mercati di destinazione, dagli standard produttivi prefissati e dalle condizioni climatiche che avremo da qui in poi.
Come si può notare dalle foto, i campi sono pronti ad accogliere la piantumazione delle fragole. Sono state già effettuate le lavorazioni del terreno elle eventuali solarizzazioni e concimazioni di fondo. Sono già visibili le prode ben baulate con fila binata e la pacciamatura di queste è già pronta. Resta in sospeso la chiusura dei tunnel, che attende l'inizio dell'autunno. I trapianti avranno inizio tra fine mese e inizio settembre, per poi protrarsi tutto il mese, fino a ottobre.
Alcuni produttori si dicono scettici rispetto a questa scelta, ma curiosi del risultato. Sicuramente il punto cruciale in tutta questa storia è rappresentato da una giusta scelta varietale. Molti si stanno orientando verso cultivar più rustiche, rifiorenti, dal colore rosso brillante, con una pezzatura media e dal buon sapore.
Da fonti CSO si evince che le superfici italiane destinate alla coltivazione di fragola per il triennio 2017/2019, si attestano mediamente a quasi 3.800 ettari, con produzioni poco superiori alle 130.000 tonnellate.
I maggiori investimenti riguardano la Campania e la Basilicata (rispettivamente il 26% e 24% nel triennio 2017-2019).
A oggi è difficile stimare quante saranno le superfici e le produzioni di fragole precoci per la prossima campagna, ma di sicuro nell'agro casertano si muoverà qualcosa.