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Ghiri danneggiano la corilicoltura siciliana, a rischio il 25% della produzione nazionale

"Laddove non è stata azzerata, la corilicoltura siciliana nel 2019 è andata distrutta per l'80% e rischia il tracollo definitivo". A dirlo è Rino Marzullo, coltivatore di nocciole a Ucria (ME) che, contattato da FreshPlaza, ha prospettato uno scenario apocalittico per un territorio esteso su 26 Comuni (quasi tutti nella provincia di Messina) per oltre 12mila ettari di noccioleti, con un fatturato complessivo di 60 milioni di euro annui.

Ghiro fotografato ad Ucria (ME)

Numeri importanti, che sarebbero dovuti aumentare già diversi anni fa, ma che sono stati inficiati dalla presenza decennale del ghiro, roditore vorace, protetto dalle leggi sull'ambiente e altamente prolifico, che è la principale causa della devastazione dei noccioleti. Cionondimeno l'Italia è il secondo produttore mondiale dopo la Turchia (dati FAO 2017).

Sopra e sotto: danni alle nocciole

"Il seme della nocciola dei Nebrodi, le cui caratteristiche organolettiche sono molto apprezzate - prosegue Marzullo - si distingue per qualità grazie al microclima, influenzato dalle colline dell'entroterra boschivo siciliano, da una parte, e dai venti marini del Tirreno, dall'altra".

Sopra: le trappole per ghiri si sono dimostrate inefficaci 

"La resa alla sgusciatura di questa nocciola arriva al massimo al 37%, rispetto al 40-42% delle altre nocciole presenti in Italia. Ed è in questa piccola percentuale che sta la grande differenza per quanto attiene non solo il sapore, ma anche i contenuti nutraceutici. Le varietà presenti sui Nebrodi sono la Gentile Romana, Carrello, Panottara, Pizzuta, Minnolara e altri ecotipi locali".

Rino Marzullo

"I prezzi, l'anno scorso, andavano dai 2,80 Euro/kg, per il prodotto convenzionale, ai 3,70 Euro per il biologico, mentre la più nota nocciola di Alba si vendeva a ben 4 Euro - riferisce ancora il coltivatore, che è anche vicesindaco del Comune di Ucria - Le prime raccolte sono iniziate il 15 di agosto, per protrarsi fino a fine ottobre, ma quest'anno ci sarà ben poco da raccogliere e ai commercianti siciliani non rimarrà che proporre il più economico prodotto d'importazione turca. I ghiri, nottetempo, escono dai boschi per invadere non solo i nostri noccioleti, ma anche i magazzini rurali dove si rifocillano come in un supermercato. Inoltre, i ghiri, stanno invadendo anche i centri urbani e sovente sono state trovate cucciolate nei cassetti delle dispense domestiche".

Sopra, uno striscione del Comitato di protesta. Dalle nocciole dipende un'economia che vale il 25% circa della produzione nazionale.

Alle parole di Marzullo si associa un altro vicesindaco, questa volta di Sinagra (ME), un Comune vicino, con gli stessi problemi di sovrappopolazione di ghiri, che qui infestano anche gli agrumeti. "I nostri agricoltori - dice infatti Carmelo Rizzo (nella foto accanto) - sono disperati e il fenomeno dei ghiri non riguarda più soltanto i noccioleti, ma anche gli agrumi, le castagne, uva, kiwi, pomodori e altre colture in pieno campo. I roditori, finiti e distrutti i noccioleti, vanno avanti con tutto quello che trovano e non si fermeranno davanti a niente".

Intanto interviene l'assessore regionale all'Agricoltura, Edy Bandiera, che annuncia la liberazione di rapaci, in particolare allocchi, che dovrebbero predare i ghiri e ristabilire il naturale equilibrio biologico. I mezzi posti in atto dalla Regione per arginare il fenomeno, come la cattura e il trasferimento in altri luoghi dei roditori, fin qui, hanno portato a poco.

Sopra danno da ghiro su pomodoro in pieno campo, sotto su agrumi

Basterà liberare i predatori per contenere un problema che ormai sembra sfuggito di mano? Forse sarebbe più utile intercedere presso il Ministero competente per agire in deroga alla legge che vede questi ghiri come animali protetti.

Edy Bandiera

Non ritiene, inoltre, la Regione di dare manforte al comparto con una sana opera di sensibilizzazione verso le aziende, tesa all'avvio di un iter per il riconoscimento dell'IGP della nocciola dei Nebrodi, in quanto territorio omogeneo ed espressione di un prodotto di grande pregio?