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Esportazioni di mele cilene: nuove varieta', nuove tendenze

L'industria cilena delle mele ha concentrato le sue esportazioni principalmente su varietà come Gala e Fuji. Nel settore mondiale delle pomacee, con tutti i cambiamenti che si sono avuti negli ultimi dieci anni, i produttori cileni hanno saggiamente scelto di migliorare i cloni di queste popolari varietà. Tuttavia, le nuove varietà (club) sono una reale opzione per la sostituzione varietale che si sta verificando oggi in Cile.

Negli ultimi anni, le varietà vecchie e più conosciute hanno dominato le esportazioni cilene di mele, ma anche le nuove varietà, come Ambrosia e Jazz, si sono ritagliate un loro importante spazio. Inoltre, sono stati introdotti contemporaneamente nuovi cloni di varietà come Brookfield, Galaval, Jugala, Buckeye, Raku Raku, Rosy Glow, Lady in Red, in sostituzione delle vecchie varietà Gala, Cripps Pink e Red Delicious.

Questa sostituzione varietale emerge nelle tabelle inserite nell'annuario dell'Associazione cilena dei vivaisti (AGV). Come mostrato nella tabella successiva, i cloni migliorati e le nuove varietà come Rosy Glow, Fubrax, Ambrosia, Raku Raku, Honeycrisp e Galaval hanno progressivamente aumentato il numero di piante vendute. Al contrario, le vecchie varietà e cloni hanno fortemente ridotto le vendite.

Come mostrato nella tabella seguente, le esportazioni delle nuove varietà di mele hanno avuto una costante crescita, negli ultimi cinque anni, con 13.651 tonnellate spedite nel 2018. Tuttavia, tale cifra rappresenta solo l'1,8% delle esportazioni totali cilene di mele relative a quell'anno.

I cloni migliorati delle varietà tradizionali hanno gradualmente sostituito le loro varietà di origine e i cloni meno produttivi. Ciò può essere visto chiaramente nel gruppo delle Fuji, dove il clone di Raku Raku ha rappresentato il 57% delle esportazioni del gruppo, nel 2018. Un precedente è stato osservato anche in altri gruppi come quello delle Gala dove, negli ultimi anni, le varietà come Tenroy, Brookfield e Buckeye hanno mostrato un aumento.

Con poco più di 35.000 ettari, il Cile rappresenta il 2% della produzione mondiale di mele e il 29% di quella dell'emisfero meridionale. Inoltre, con un volume di circa 740.000 tonnellate, rimane il quarto maggiore Paese esportatore di mele al mondo e il più grande nell'emisfero meridionale. Il rinnovo varietale ha permesso alla melicoltura del Cile di mantenere i suoi livelli di produzione e di prevedere anzi un lieve aumento per i prossimi anni, con frutti di qualità migliore.

Nuovo mercato delle varietà
Nel 2018, la produzione in Europa è stata bassa, a causa delle forti gelate che hanno colpito i frutteti nei principali Paesi produttori. Negli Stati Uniti, la situazione è risultata simile, con deboli gelate nelle ultime fasi di sviluppo. Ciò ha portato le esportazioni cilene di mele a raggiungere la loro quota più alta in quattro anni, con il 10% in più di frutta rispetto al 2017.

Anche le nuove varietà e i cloni non sono rimasti fuori da questa situazione e, come mostra il grafico seguente, le esportazioni si sono concentrate principalmente nei mercati precedentemente menzionati (Europa e Stati Uniti). Sebbene in precedenza il Nord America sia stato il mercato di destinazione che ha ricevuto la maggior parte delle nuove varietà di mele dal Cile, nel 2018 l'Europa ha conquistato una quota importante del mercato, raggiungendo il 42%, mentre il Nord America registrava il 39%.

E' necessario sviluppare un rinnovamento progressivo delle vecchie varietà verso nuove varietà e cloni, con qualità e condizioni organolettiche migliori. Inoltre, bisogna raggiungere una ricollocazione nelle migliori zone agro-climatiche del Paese di produzione. Questo aiuterà l'industria cilena delle mele a raggiungere i dati sulle esportazioni che si registravano cinque anni fa (oltre 800.000 tonnellate) e a consolidare l'industria cilena d’esportazione di mele come una delle principali protagoniste al mondo.

Fonte: iQonsulting.com  

Data di pubblicazione: