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A sostenerlo, un importante produttore di pesche e nettarine

Le offerte della Grande distribuzione affossano il settore della frutta fresca

Un importante produttore di pesche e nettarine della provincia di Ravenna ne è sicuro: le continue promozioni delle catene dei supermercati penalizzano il comparto frutta fresca, senza aumentare i consumi. Anche perché spesso, in offerta, vengono proposte produzioni di seconda qualità, e comunque gli sconti sono a carico dei produttori.

"La campagna non era partita male - afferma il produttore - ma poi è andata affossandosi con prezzi, per noi agricoltori, al limite del ridicolo. Queste continue promozioni sottocosto, poi, non fanno altro che peggiorare la nostra situazione e ci scoraggiano. Se qualcuno vuole farci chiudere, lo dica subito, così evitiamo di alimentare ulteriormente una filiera insostenibile".

L'agricoltore afferma che, fuori dalle offerte, ha raccolto la varietà Romagna Queen vendendo la prima scelta a 0,40 euro/kg, mentre nel supermercato ha visto le stesse a 2,10 euro/kg. "Considerando che a 0,40 io ci rimetto, mentre con 1,70 il resto della filiera (un paio di passaggi) ha il proprio piccolo guadagno, davvero devo arrivare a concludere che qualcuno voglia farci chiudere".

"In un'annata come questa, la frutta segnata dalla grandine non dovrebbe essere commercializzata. Infatti le nostre cooperative la classificano come scarto e non ci viene pagato. Eppure troviamo prodotto del genere in offerta come seconda scelta a 1,10 euro/kg nei punti vendita. C'è qualcosa che non quadra, anche perché alla fine è tutto sulle nostre spalle".

L'agricoltore poi punta il dito sulle regole dell'OCM. "I contributi che arrivano agli agricoltori sono solo le briciole, mentre la gran parte va a sostenere le strutture, specie per il pagamento degli oneri previdenziali dei dipendenti fissi e stagionali".