Ceratitis capitata, la mosca della frutta mediterranea (Mediterranean fruit fly, Medfly), è una delle specie chiave di parassiti che colpiscono i frutteti di latifoglie lungo le coste del Mediterraneo. "A causa del riscaldamento globale, C. capitata si sta gradualmente diffondendo a nord e sta diventando un importante parassita delle mele - spiegano i ricercatori della Fondazione Edmund Mach di San Michele all'Adige - Determinare la suscettibilità delle principali varietà di mele coltivate nella regione servirà da cardine per la gestione di questo parassita".
"In uno studio pubblicato a fine maggio abbiamo presentato i risultati di prove sul campo e di laboratorio, condotte per determinare le preferenze della Medfly su diverse cultivar di mele. Sono state valutate le sette principali varietà di mele (Gala, Red Delicious, Golden Delicious, Granny Smith, Kanzi, Morgen Dallago e Fuji)".
I risultati hanno mostrato che la C. capitata depone le uova su tutte le cultivar di mele sia in campo sia in laboratorio. Le varietà Granny Smith, Red Delicious e Morgen Dallago hanno mostrato la più bassa suscettibilità in condizioni di laboratorio (da 0,75 a 2 punture/frutto per ovoposizione), con differenze significative nell'oviposizione rispetto alle varietà Golden Delicious, Kanzi e Fuji (> 3 punture/frutto), che si sono dimostrate le più suscettibili all'attacco di Medfly in condizioni di laboratorio. Al contrario, dalle prove sul campo non sono emerse differenze significative.
"In relazione alle caratteristiche fisico-chimiche, le cultivar di mele che hanno mostrato la più bassa suscettibilità (Granny Smith, Red Delicious e Morgen Dallago) presentavano bucce e polpe più dure e un contenuto di zuccheri inferiore rispetto alle cultivar più suscettibili (Golden Delicious, Fuji e Kanzi). Questi risultati sono stati confermati anche attraverso la valutazione dello sviluppo larvale sulle diverse varietà - concludono i ricercatori - In effetti, Granny Smith, Red Delicious e Morgen Dallago erano le tre varietà che non hanno consentito un adeguato sviluppo larvale e dell'adulto, e hanno così ridotto la possibilità dello sfarfallamento di una nuova generazione".
Fonte: Sara Zanoni, Mario Baldessari, Antonio De Cristofaro, Gino Angeli, Claudio Ioriatti, 'Susceptibility of selected apple cultivars to the Mediterranean fruit fly', Journal of Applied Entomology.