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Ritorno del caldo: angurie sempre in testa alla classifica

Ritorna il caldo africano sulla nostra Penisola e su una buona parte dell'Europa; un anticiclone che raggiungerà il suo apice proprio nelle prossime 24-36 ore, facendo registrare anche punte di 40°C in diverse zone d'Italia.

Le regioni più calde potrebbero essere: Toscana (Firenze 40°C), Lombardia (Milano 37°C), Lazio (Roma 37°C), Trentino (Bolzano 37°C) ed Emilia Romagna (Bologna 36°C).

"Stiamo già vedendo gli effetti commerciali di questa terza ondata di caldo intenso dell'estate 2019. Da qualche giorno, gli ordinativi sono lievemente aumentati, ma si prevedono ulteriori spedizioni di frutta estiva, specie sui mercati turistici". A riferirlo è Rocco Viggiano, legale rappresentante della FE.VI. Frutta di Policoro, attività di ingrosso ortofrutticolo del Metapontino.

"A partire dalla metà di luglio, i mercati del Nord-Italia iniziano a chiedere meno merce, poiché i consumatori iniziano a spostarsi verso le zone marittime. E' da questo momento in poi che i mercati di Rimini, Pescara, Cesanatico, e altre località tra il Tirreno e lo Ionio, ci richiedono tra il 30 e il 40% di quantitativi in più rispetto agli altri periodi dell'anno".

"L'anguria è il prodotto più richiesto dai nostri clienti: una referenza che quest'anno sembra che stia incontrando prezzi medio-alti. Il continuo maltempo nel periodo primaverile, con grandine, piogge e sbalzi termici notevoli, ha distrutto o danneggiato alcune coltivazioni. Di conseguenza, il prodotto è venuto a mancare e, con l'arrivo delle alte temperature, la domanda è cresciuta in modo importante, con un incremento dei prezzi. Ciononostante, notiamo che i prezzi di vendita stanno calando gradualmente: le attuali quotazioni all'ingrosso segnano 0,30/0,40 €/kg".

"Prezzi più equilibrati si stanno avendo per i meloni gialletti (0,60-0,70 €/kg), mentre per il melone classico, dopo un ribasso per l'eccessiva quantità disponibile, i prezzi di vendita si sono stabilizzati intorno a 0,50-0,60 €/kg. Oltre alle pesche, nettarine e pesche bianche, che comunque mantengono un giusto prezzo (0,70-0,80 €/kg), da circa una settimana abbiamo iniziato a lavorare le percoche locali, prodotto che arriva sul mercato a 1,00 €/kg".

"La prima parte dell'estate 2019 sembra essere passata con un segno positivo, in ogni caso, viste le problematiche legate ad alcuni prodotti (come, ad esempio, le albicocche). Infatti, per questa referenza, l'annata è stata negativa, a causa delle grandinate che hanno distrutto diversi raccolti, determinando così il rifiuto dei mercati nel ritirare il prodotto perché non idoneo alla vendita".