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Arco Jonico: si stima una notevole riduzione di prodotto nella prossima campagna agrumicola

"La campagna delle drupacee del metapontino sta volgendo al termine. Nell'attesa che vengano commercializzate le ultime varietà tardive, con le quali finiremo di raccogliere nella prima settimana di agosto, stiamo già pianificando la prossima campagna agrumicola", così spiega Franco Lillo, tecnico di campo della OP AssoFruit Italia.

"Le mutazioni climatiche degli ultimi anni, indirettamente legate ai comportamenti commerciali dei consumatori, stanno mettendo a dura prova gli agricoltori. Dopo le fragole e le albicocche, sembra che anche gli agrumi abbiano sofferto gli ultimi eventi atmosferici. Dai controlli in campo eseguiti nei giorni scorsi, molte produzioni tra arance e clementine sembrano presentarsi con pochi frutti sulle piante".

"In tutto l'arco ionico, da Massafra (Taranto) a Mirto Crosia (Cosenza) è visibile, specie in alcune aree, un calo di produzione che potrebbe addirittura raggiungere il 65/70%. Le clementine sono quelle più colpite da questo fenomeno. Durante la fioritura, forti e continue piogge, violente grandinate, temperature al di sotto della media stagionale e, successivamente, il caldo intenso hanno fatto cadere i frutti, determinando così una presenza fin troppo misera di prodotto per pianta (15/20 frutti/pianta)".

"Ad esempio, la Clemenruby, tra le prime clementine ad arrivare sul mercato, la quale già vanta la peculiarità di essere una cultivar multigemma, vede una riduzione di circa il 50%. Nella varietà SRA 89, anch'esso un clementino precoce, la produzione non supera il 30%. Stesso dicasi per il clementino comune".

"Seppure la qualità viene ugualmente garantita, a spaventare gli agricoltori è il mercato. La speranza potrebbe essere rappresenta dal fatto che, a fronte di un'offerta scarsa e di una domanda stabile, il prezzo potrebbe essere più alto del solito. E' opportuno che il prodotto disponibile venga gestito nel modo giusto, evitando importazioni a prezzi stracciati che potrebbero così portare al fallimento di diverse aziende agricole".

"La scorsa campagna delle clementine è stata caratterizzata da una forte crisi di mercato e dalla disperazione di molti produttori, i quali, vedendosi pagati i loro frutti a pochi centesimi, decisero di tagliare intere coltivazioni. Un comportamento, questo, che potrebbe proseguire anche nella prossima, e sempre più vicina, annata agrumicola".

"Mentre per le clementine tardive si registrano le stesse problematiche, specie per le cultivar come Hernandina®, Tardivo di Catania e Mandalate, nelle arance il fenomeno sembra essere molto più contenuto. In alcuni areali, infatti, si stima che mancherà non oltre il 20%. Una riduzione che potrebbe però tradursi in un incremento di qualità e pezzatura dei frutti".