Un aumento di 46 milioni di metri cubi di acqua disponibile a vantaggio di 13mila aziende agricole. Sono i numeri del piano che l'Emilia Romagna ha predisposto, stanziando 215 milioni di euro per il potenziamento e la modernizzazione delle infrastrutture irrigue al servizio dell'agricoltura, frutto della collaborazione tra Regione e Consorzi di bonifica, che sono anche i soggetti chiamati alla realizzazione della maggior parte degli interventi.
Il piano prevede nuovi invasi per la raccolta e l'accumulo di acqua; estensione e miglioramento della rete delle condotte irrigue; potenziamento degli impianti di derivazione e sollevamento. E ancora: realizzazione di casse di espansione sia per il contenimento delle piene, sia a scopo irriguo; sostituzione di canalette a cielo aperto con tubazioni interrate a bassa pressione; messa in opera di impianti fotovoltaici galleggianti.
"La realizzazione dei progetti - ha detto l'assessore Simona Caselli - comporterà un incremento della disponibilità idrica di quasi 46 milioni di metri cubi di acqua all'anno e il potenziamento e l'estensione delle derivazioni e delle opere di distribuzione a vantaggio di più di 13.100 aziende agricole, con una superficie irrigua aggiuntiva di 167 mila ettari".
Il piano, il più corposo mai realizzato in Emilia-Romagna nel settore delle opere di bonifica e irrigazione, che nel giro di qualche anno permetterà di aumentare la superficie irrigua di circa 167mila ettari, può contare su diverse linee di finanziamento nazionali e regionali per un totale di 204 milioni di euro, più la restante quota di oltre 11 milioni di euro a carico dei singoli Consorzi di bonifica e di altri Consorzi irrigui privati. In totale, oltre 215 milioni di euro.
Le priorità del Piano sono due: creazione di una rete di bacini di piccole e medie dimensioni per garantire un'adeguata "riserva" di acqua da utilizzare per l'irrigazione dei campi in caso di grave e prolungata siccità, come purtroppo si sta verificando sempre più frequentemente a causa dei cambiamenti climatici, e il miglioramento di efficienza delle reti di distribuzione all'insegna del risparmio idrico, delle buone pratiche e della sostenibilità ambientale.
Tutti gli interventi in programma sono esecutivi o hanno già superato lo step della progettazione definitiva e sono pertanto da considerare cantierabili, secondo un dettagliato programma che prevede il completamento dei lavori, con scadenze differenziate, entro i prossimi tre-quattro anni.