Nel pomeriggio di giovedì 4 luglio 2019 si è verificata una violenta grandinata che, insieme a forti precipitazioni, hanno distrutto diverse coltivazioni. Le zone maggiormente colpite sono Ascoli Satriano, Candela, Sant'Agata, Deliceto e Cerignola e tutte le aree limitrofe della provincia di Foggia.
Confagricoltura Foggia, impegnata sin dalle prime ore dopo l'accaduto a monitorare i territori interessati, ci riferisce che i danni sono indubbiamente ingenti, specie per i frutteti, ma occorreranno altri giorni per poter quantificare le aziende agricole e gli ettari colpiti.
Angelo Ippolito, un produttore del posto, ci spiega: "Albicocche, pesche noci, pesche classiche e vigneti sono le referenze maggiormente colpite. Una violenta grandinata, mista a forti raffiche di vento, ha distrutto molti raccolti di drupacee. Alcuni chicchi di grandine erano addirittura delle dimensioni di un'albicocca".
I periti delle assicurazioni, giunti sul posto il giorno successivo all'evento climatico calamitoso, hanno stimato, in alcuni areali, il 95% di danni al raccolto. Gli agricoltori erano pronti per dare inizio alle operazioni di raccolta proprio venerdì 5 luglio.
Anche le orticole, come i pomodori, sembrano essere state colpite. Un evento che si aggiunge alla precedente e non lontana grandinata del 19 giugno che, con epicentro a Candela (Foggia), distrusse diversi ettari di cereali e ortaggi.
Shock termici, temporali, violente grandinate e bufere stanno interessando sempre più il nostro Paese, facendo registrare un aumento degli eventi meteorologici estremi del 62% rispetto allo scorso anno. In una nota della Cia Puglia si legge che nei primi 7 mesi del 2019 si sono già registrate una gelata e sei grandinate di eccezionale intensità da Lecce a Foggia. Eventi sempre più frequenti e intensi, che mettono a dura prova tutti gli attori della filiera agroalimentare.