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Unione europea: nessun accordo di stabilizzazione sulle importazioni di banane dal Nicaragua

La Commissione europea ha accettato di non applicare il meccanismo di stabilizzazione sulle importazioni di banane dal Nicaragua, estendendo il permesso tariffario preferenziale, nonostante il fatto che le importazioni abbiano superato il limite stabilito dall'Unione europea per tutto l'anno, da marzo 2019.

L'accordo, che istituisce un'associazione tra l'Ue e i suoi Stati membri, da una parte, e l'America centrale, dall'altra, ha introdotto un meccanismo di stabilizzazione per le banane che ha iniziato a essere applicato a titolo provvisorio nei confronti dei Paesi dell'America centrale nel 2013 e, in particolare, per quanto riguarda il Nicaragua il primo agosto 2013.

Il meccanismo di stabilizzazione per le banane, attuato dal regolamento (UE) n. 20/2013, stabilisce che, una volta raggiunto un volume limite specifico per le importazioni di banane fresche da uno dei paesi interessati, la Commissione adotti un atto di esecuzione mediante il quale sospende temporaneamente il dazio doganale preferenziale applicato alle importazioni di banane fresche da tale paese o decide che tale sospensione non sia appropriata.

Il 25 marzo 2019, le importazioni nell'Unione di banane fresche originarie del Nicaragua hanno superato il volume limite specifico, fissato in 14.500 tonnellate.

Al fine di decidere se sospendere o no il dazio doganale preferenziale, la Commissione ha considerato l'impatto delle importazioni in questione sulla situazione del mercato delle banane dell'Unione. Ha esaminato l'effetto delle importazioni in questione sul livello dei prezzi dell'Unione, lo sviluppo delle importazioni da altre fonti e la stabilità complessiva del mercato delle banane fresche dell'Unione.

L'Unione europea ha preso gennaio e febbraio 2019 come periodo di riferimento per l'analisi dell'impatto delle importazioni anziché considerare il periodo successivo al momento in cui il Nicaragua ha superato il limite di importazioni, cioè da aprile, quando la situazione europea delle banane ha iniziato a subire un significativo deterioramento.

Quando il volume limite specifico delle importazioni per il 2019 è stato superato, le importazioni di banane fresche dal Nicaragua rappresentavano l'1,5% delle importazioni nell'Unione di banane fresche soggette al meccanismo di stabilizzazione per il prodotto.

Nel contempo, le importazioni dai grandi paesi esportatori con i quali l'Unione ha concluso un accordo di libero scambio, nello specifico Colombia, Ecuador e Costa Rica, ammontavano rispettivamente al 14,4%, 19,3% e 16,9% dei volumi limite specifici. I quantitativi "inutilizzati" nell'ambito del meccanismo di stabilizzazione, che ammontano a circa 5 milioni di tonnellate, sono notevolmente maggiori rispetto alle importazioni complessive dal Nicaragua al 25 marzo 2019 (15.600 tonnellate).

Per i primi due mesi del 2019, il prezzo delle importazioni dal Nicaragua è stato in media di 572 euro/tonnellata, vale a dire inferiore del 16% rispetto al prezzo medio delle altre importazioni di banane fresche nell'Unione, pari a 648 euro/tonnellata. Nel 2018, il prezzo medio delle importazioni di banane dal Nicaragua era stato del 26% inferiore rispetto a quello delle altre importazioni Ue di banane fresche.

Essendo di modesta entità, le importazioni di banane dal Nicaragua non hanno avuto alcun impatto sul prezzo di mercato delle banane nell'Unione. Secondo la Commissione, non c'è pertanto alcuna indicazione che la stabilità del mercato Ue sia stata perturbata dal fatto che le importazioni di banane fresche dal Nicaragua abbiano superato il volume limite annuale specifico, né che l'eccesso abbia avuto un impatto significativo sulla situazione dei produttori dell'Unione.

Per maggiori informazioni: eur-lex.europa.eu