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Borsa patate dell'Emilia Romagna

Partenza sprint: 30 centesimi il chilogrammo in campagna

Patate: in Emilia Romagna è stato definito il primo prezzo e si tratta di una cifra remunerativa. A norma del contratto quadro, è stato fissato anche il prezzo delle patate confezionate da immettere sul mercato, dato che sta terminando il prodotto novello, ormai agli sgoccioli.

Il prezzo di campagna è stato fissato a 0,30 €/Kg per prodotto franco partenza azienda agricola del produttore; il prezzo f.co magazzino confezionatore in vertbag da1,5 – 2,0 e 2,5 kg, calibro 40/70 o 45/75 con sovra imballo è fissato a 0,80 €/kg.

Nella seduta di venerdì 28 giugno 2019, i componenti della Commissione Paritetica della borsa patate, (rappresentanti di organizzazioni dei commercianti Fruitimprese e Ascom, dei produttori aderenti ad Agripat e delle cooperative Apofruit Italia, Patfrut e Cico), coordinati dal CePa, hanno analizzato sia a livello nazionale che europeo la situazione produttiva e commerciale del periodo.

Una campagna che, nonostante un andamento climatico piuttosto altalenante, inizierà le scavature in questi giorni con produzioni di ottima qualità.

"Grande soddisfazione per il risultato positivo raggiunto - afferma l'esperto Luciano Trentini - frutto di una intesa sancita già nel Contratto quadro regionale per la cessione delle patate da consumo stipulato che definisce anche aspetti importati di filiera a cui i produttori sottostanno e che sono ulteriore motivo di garanzia per le catene distributive che ritirano dai firmatari. Si danno per acquisite certificazioni di prodotto GlobalGAP- Grasp che scontate non sono e che stanno facendo la differenza nella presentazione del prodotto e costituiscono una garanzia per il consumatore".

"Questo accordo - conclude - tutela i coltivatori di patate del comprensorio emiliano romagnolo che vi aderiscono e cedono patate da consumo al sistema commerciale. Quest'ultimo, per contro, trova convenienza nella possibilità di programmare le vendite con la qualità, le certificazioni e tutto quanto aiuta a dare valore intrinseco a un prodotto che, in maniera errata, è sempre stato ritenuto povero e indifferenziato".