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Nell'ultimo Consiglio regionale via libera ai privati nella gestione

Ortomercato di Milano: acquistare lo spazio conviene rispetto ad affittarlo

L'Ortomercato di Milano deve tornare a essere il mercato all'ingrosso più importante d'Europa, come è stato in passato. Lo sostiene uno dei protagonisti di quella struttura, Salvatore Musso della Masterfruit, il quale esprime alcune considerazioni.

"Personalmente  - esordisce l'operatore - sono soddisfatto della conferma di Cesare Ferrero alla guida della SOGEMI per il prossimo triennio; eravamo abituati a veder cambiare continuamente il dirigente e ogni volta, assieme a lui, andava via anche il progetto su cui si era lavorato per tutto il tempo della sua permanenza. Ad esempio, così è stato per Nicolò Dubini e il suo faraonico progetto mai approntato, e prima ancora con Roberto Predolin e la sua "Città del Gusto" mai nata".

Occorre quindi riconoscere a Ferrero "la propria abilità manageriale che lo ha di fatto portato a ottenere un buon risultato nel suo mandato, riuscendo non solo a farsi approvare il restyling dell'Ortomercato milanese, ma anche a trovare i fondi per la sua realizzazione. Anche se, a mio modesto avviso, è ancora ben lontano dal raggiungere gli obiettivi prefissati nei tempi che lui prevede. Non gli si può dare torto quando afferma che la burocrazia rallenta tutti quei processi che dovrebbero dare l'avvio al "cantiere", ma è anche vero che, oltre a questo, c'è anche il fatto che tuttora un reale accordo siglato tra le parti, cioè tra "padrone di casa" e "inquilini", non è stato ancora raggiunto".

Tanti ancora i problemi sul tavolo, tra questi al momento il più sentito è l'uso della piattaforma logistica che dovrebbe essere la prima struttura nuova a essere realizzata e che, anziché essere messa a disposizione di tutti gli operatori, pare voglia essere concessa solo a pochi.

"I costi sono l'altro aspetto cruciale su cui ancora molto c'è da dialogare e, a tal proposito, un fatto nuovo, molto importante, è apparso sulla scena: finalmente dopo tanti anni di attesa la Regione Lombardia nel suo ultimo Consiglio ha deliberato la revoca di quelle normative che impedivano l'accesso ai privati nella società di gestione. Molti i vantaggi di questa opportunità, da quello economico a quello dell'autonomia gestionale. Perché investire come privato?"

"La mia società - continua Musso - la "Masterfruit srl" occupa circa 1.000 metri quadri di area mercatale e paga un affitto di circa 70mila euro all'anno. E' previsto il raddoppio del canone quando ci sarà il trasloco nei nuovi padiglioni, quindi l'affitto aumenterà, sempre per i 1.000 metri quadri attuali, a 140.000 euro all'anno. Ipotizzando un costo di 1,5 milioni di euro per acquistare e attrezzare il proprio stand da 1.000 metri, con un finanziamento di mutuo fondiario trentennale, avrei un costo di 50.000 euro all'anno, che per quanto possa essere gravato dagli interessi, rimane ancora lontano dai 140.000 euro di canone previsti. Quindi perché pagare 140mila euro all'anno di affitto per sempre e a fondo perduto, quando con circa la metà di questo investimento sono da subito proprietario? Avendo per giunta la soddisfazione di sapere che, comunque vada, rimarrà qualcosa ai miei eredi?".

Infine Musso dice che "per concludere, confido veramente in due cose: che l'A.G.O, la nostra associazione di categoria, possa compattarsi ed essere forte è unita, e che con l'ente gestore possa prevalere la politica del dialogo tra le parti, affinché nel prossimo futuro il nuovo Ortomercato di Milano torni a essere uno dei centri Agroalimentari più importanti in Europa come lo è stato per tanto tempo nel passato".