Ad Almeria, la campagna dell'anguria è iniziata ad aprile per Anecoop, che attualmente si trova nella fase del passaggio dai frutti di serra a quelli in campo aperto, coltivate a nord di Almeria e a sud di Murcia. Finora la vendita delle angurie non è state facile nella maggior parte dei mercati di esportazione in cui opera la cooperativa, a causa delle cattive condizioni meteo, sebbene la situazione sia migliorata di recente.
La cooperativa è passata dalla vendita di 130.000 tonnellate dell'anno scorso, a una previsione di raccolto di 150.000 tonnellate per quest'anno, e le vendite continuano a crescere nel mercato spagnolo, dove dal 2015 risultano raddoppiate.
"Il consumo di anguria dipende molto dalle temperature. Ci sono settimane in cui c’è molta giacenza e altre in cui è difficile soddisfare la domanda. Quest'anno, nel primo mese e mezzo della stagione, le temperature sono state inferiori al normale, e lo abbiamo notato nella domanda che finora è risultata molto bassa. Questo ha fatto scendere il prezzo medio all'origine, ai livelli più bassi degli ultimi quattro anni, in Almeria", afferma Carlos Nemesio, responsabile del programma anguria della Anecoop. "Fortunatamente, circa quindici giorni fa, la domanda si è rivitalizzata, grazie all'aumento delle temperature in Germania e Francia", ha affermato.
Fino alla fine di maggio, le angurie di Almería sono state praticamente le uniche sui mercati europei. "A giugno, c’è stato l’arrivo in Spagna di angurie provenienti da altre fonti, e dal momento che c'è una maggiore offerta, i prezzi tendono a diminuire. Fortunatamente, data la buona reputazione del nostro marchio Bouquet sui mercati, la domanda per le nostri angurie è rimasta stabile e questo ha permesso di mantenere i prezzi finali anche sopra la media".
Il più grande mercato per Anecoop è ancora la Francia, seguita da Spagna, Germania e Regno Unito. Tra i Paesi nordici, la Norvegia è in testa.
"Ventisette anni fa, con il lancio sul mercato europeo dell’anguria Bouquet senza semi, siamo riusciti ad aggiungere valore a un prodotto che fino ad allora aveva dovuto affrontare molte bocciature. Il successo delle angurie ha dato una spinta agli altri prodotti commercializzati a marchio Bouquet. La nostra anguria è richiesta sia dalle catene di supermercati di fascia alta che dai discount, per il consumo fresco e per la IV gamma, sia dai mercati all'ingrosso orientati al marchio che dai grandi distributori, per il loro utilizzo a private label".
Il mercato delle mini angurie è diventato molto competitivo
Le mini angurie senza semi rappresentano circa il 10% delle vendite di angurie di Anecoop (un segmento molto concorrenziale). "Abbiamo scommesso per la prima volta sulle mini angurie senza semi nel 2004, diventando pionieri in questo segmento. Direi che dell'intera gamma di angurie che forniamo, è la migliore e la più affidabile in termini di gusto; tuttavia, la concorrenza è aumentata molto negli ultimi anni, visto il successo del frutto. Infatti altri operatori hanno sviluppato linee di mini angurie con microsemi per la loro gamma, rendendo la competizione in questo segmento più difficile".
"Consumatori sempre più esigenti"
Il consumatore è sempre più esigente e più "infedele" verso i marchi, specialmente nei mercati più maturi. Non esita a passare a un "fornitore" diverso se gli vengono offerti qualità e prezzi migliori.
Carlos Nemesio conclude: "Credo che i nuovi sviluppi nella coltivazione delle angurie si focalizzeranno molto sul sapore, per non deludere i consumatori e aiutare a rafforzare la loro fedeltà, aiutandoci a distinguerci di più rispetto ad altre fonti, in mercati dove non c'è ancora granché presenza di angurie spagnole" .