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Dati Ismea dal 10 al 16 giugno 2019

Al via la raccolta di susine nel modenese, listini per il comparto drupacee in ulteriore flessione

Nella seconda settimana di giugno i listini per il comparto delle drupacee hanno evidenziato una ulteriore flessione. Ciò da imputare sia al sensibile aumento dell'offerta nazionale, la cui raccolta è risultata incentivata dall'incremento termico, sia alla costante presenza sui mercati di merce spagnola esitata a prezzi concorrenziali. In progressivo assottigliamento l'offerta per le fragole, il cui listino ha risentito della flessione osservata per il prodotto campano.

Per il comparto delle pomacee si conferma lento il collocamento per le mele, con quotazioni che hanno ulteriormente teso al ribasso, mentre per le esigue quote di pere i listini non hanno mostrato variazioni. Stabile il mercato per l'uva da tavola Victoria, con quantitativi che sebbene in aumento risultano contenuti. Primi stacchi nel modenese per le susine, scambiate sulla base di quotazioni in calo rispetto all'esordio della precedente campagna.

Mele da consumo fresco: si confermano stabili le quantità domandate sia dal mercato interno sia dal circuito estero, con approvvigionamenti che sono proseguiti in maniera lenta ma costante. Sotto il profilo delle quotazioni, i prezzi medi hanno evidenziato un'ulteriore regressione, determinata dalla flessione osservata  per la Fuji e la Golden Delicious sulla piazza di Trento dove gli operatori del settore, al fine di incentivare le vendite, hanno agito sulla leva dei prezzi. In Trentino Alto Adige, secondo i dati resi noti dalla Camera di Commercio di Bolzano, al primo giugno gli stock ammontavano a 282.584 tonnellate, in aumento del 8,7% se consideriamo la campagna 2017.   

Pere da consumo fresco: sempre più contenute le disponibilità per le pere. Esigue quote di Conference sono state esitate sui mercati scambiate sulla base di quotazioni stabili.

Fragole: è giunta alle ultime battute la campagna di commercializzazione nelle aree produttive del Sud. Gli ultimi quantitativi di provenienza campana, sono stati scambiati sulla base di prezzi in calo, a causa del più basso livello qualitativo offerto dal prodotto ormai giunto a fine ciclo produttivo. Ultimi stacchi nei siti più tardivi del Nord della penisola dove l'andamento dei prezzi è apparso diversificato fra le diverse aree produttive.

Un ulteriore calo dei listini è stato infatti osservato nel cuneese a fronte dei minori quantitativi richiesti, mentre si confermano in rialzo le quotazioni nel veronese, dove a un'offerta in ulteriore assottigliamento è corrisposta una domanda interessata. Stabili, invece, i listini nel forlivese e sulla piazza di Latina a fronte di un generale equilibrio tra domanda e offerta.

Ciliegie: incremento delle quotazioni da imputare all'ingresso sul circuito commerciale di altre varietà dure di maggiore pregio, di provenienza modenese con quotazioni mediamente più elevate. Sotto il profilo degli scambi il mercato nel suddetto areale è apparso piuttosto sottotono. A limitare le vendite, la forte presenza di merce di provenienza spagnola esitata a prezzi concorrenziali. Tuttavia una discreta richiesta ha permesso alle quotazioni di attestarsi sugli stessi livelli precedentemente acquisiti.

Anche nel bacino produttivo barese, il prodotto, nonostante abbia ormai raggiunto un profilo qualitativo adeguato, immesso sul circuito distributivo ha continuato a subire la concorrenza esercitata dalla merce estera (Grecia, Turchia e Spagna) con quotazioni che hanno teso al ribasso. Per il prodotto di provenienza campana, sulla base di prezzi cedenti, si sono svolte le vendite negli areali casertani e napoletani, mentre nel salernitano un generale equilibrio tra domanda e offerta ha permesso alle quotazioni di attestarsi sugli stessi livelli precedentemente acquisiti.

Albicocche: ulteriore aumento dei quantitativi, dovuto all'ormai avviata campagna di raccolta in tutti gli areali produttivi della penisola. L'offerta è pertanto risultata in sensibile aumento cui ha contribuito il perdurare di temperature tipicamente estive che hanno accelerato la maturazione dei frutti e spinto le operazioni di raccolta. La merce, avviata sul circuito commerciale, è stata oggetto di una limitata attività della domanda, cui ha contribuito la forte presenza di merce di provenienza estera (Spagna), esitata a prezzi fortemente concorrenziali. Ciò ha inevitabilmente impattato negativamente i listini, risultati in ulteriore flessione rispetto alla precedente settimana. Solo nel salernitano e negli areali metapontini i prezzi non hanno mostrato variazioni a fronte di un generale equilibrio tra domanda e offerta. 

Susine: al via negli areali modenesi le operazioni di raccolta del prodotto. I primi stacchi hanno presentato un calibro medio, mentre risultano ancora carenti per grado zuccherino. Le esigue quote di prodotto esitate sui mercati sono state oggetto di una limitata attività della domanda. Le quotazioni di esordio si sono attestate su valori nettamente inferiori a quelli della passata campagna.

Clicca qui per un ingrandimento della tabella.

Pesche e nettarine: sensibile aumento dell'offerta sui mercati, la cui raccolta è risultata incentivata dalle elevate temperature che hanno accelerato il processo di maturazione dei frutti. All'incremento dell'offerta è corrisposta una limitata attività della domanda, cui ha contribuito sia un profilo qualitativo non sempre adeguato, sia la forte presenza sui mercati di merce di provenienza spagnola esitata a prezzi concorrenziali. Ciò ha influito negativamente sulle quotazioni, risultate nel complesso in calo sia rispetto alla precedente settimana, sia su base annua. 

Meloni e angurie: andamenti differenti nei principali areali di coltivazione. Nella piazza di Mantova la maggiore offerte disponibile ha determinato una fisiologica contrazione dei listini. Nelle piazze di Bologna e Verona invece la domanda è risultata particolarmente attiva e tutto il prodotto immesso nel mercato è stato facilmente compravenduto. Stabile, invece, il mercato sulle piazze siciliane e di Salerno grazie a un generale equilibrio tra domanda e offerta. Prime contrattazioni per il melone di origine laziale il cui prodotto è stato oggetto di un buon interesse da parte della domanda; le quotazioni si sono attestate su valori leggermente superiori rispetto a quelli della passata stagione.

Positivo l'andamento delle quotazioni delle angurie grazie a una maggiore propensione al consumo da parte della domanda. Solo sulla piazza di Salerno, i prezzi hanno teso a ribasso a causa della maggiore offerta immessa sul mercato.

Uva da tavola: prosegue nelle aree precoci del catanese la raccolta della varietà Victoria in coltura protetta, con quantitativi che sebbene in aumento, risultano al momento ancora contenuti. Una discreta attività della domanda ha permesso alle quotazioni di attestarsi sugli stessi livelli precedentemente acquisiti.

Fonte: ismeamercati.it

Data di pubblicazione: