Piccoli, rossi o blu, dolci e succosi, ricchi di vitamine, di antociani e di altri metaboliti secondari, preziosi per l'organismo: i berries (bacche o piccoli frutti) possono essere considerati dei veri e propri superfood. Da dieci anni a questa parte, i consumi mondiali di piccoli frutti sono più che raddoppiati, e si attende un aumento dei consumi pro-capite anche per il futuro. Parallelamente, pure la produzione mondiale registra un trend di crescita.
Pietro Ciardiello – direttore della cooperativa Sole - commenta: "Le superfici destinate alla loro coltivazione sono in netto aumento, anche grazie alle innovazioni varietali e tecnologiche. Fondamentale è il breeding: si può ottenere un prodotto più buono, è possibile allargare il periodo di raccolta e si può impiantare in zone meno vocate".
"La richiesta supera l'offerta; al Sud Italia, si registra un aumento della domanda pari al 70%. Stiamo provando ad adeguare l'offerta tanto che prevediamo, per i prossimi anni, un aumento delle superfici destinate alla produzione di bacche. Riscuotiamo sempre buone soddisfazioni dai mercati esteri".
"Buono è l'andamento della campagna dei piccoli frutti; stiamo raccogliendo da fine maggio; essi rappresentano una produzione del futuro e ci diciamo orgogliosi per essere stati i primi ad impiantarli a Parete. Per il futuro, confidiamo nell'uso di tecnologie ad hoc che possano esaltare la qualità del prodotto e che permettano di allungare il periodo di raccolta del mirtillo italiano, molto apprezzato dal consumatore".
Anche Mirco Carlini – direttore della Carlini Frutta - interviene su tale tematica, dicendo: " Il consumatore odierno e giovane è attento alle proprietà salutari dei cibi, richiedendo al mercato ricette sempre più appetibili, nuove e gustose, in cui vengano inseriti i superfood. Abbiamo già ricevuto richieste di mix di frutta pronta da mangiare contenenti piccoli frutti e frutta secca".