Le condizioni meteo del mese di maggio stanno causando un ritardo di 10-15 giorni agli stadi fenologici del pomodoro da industria. E per avere conferme abbiamo visitato l'azienda di un produttore con azienda nel territorio di Comacchio (Ferrara), una delle zone più vocate d'Italia.
"Ho circa 8 ettari di pomodoro da industria - spiega il produttore Adriano Fogli - e la speranza è sempre quella di ottenere una buona PLV. Purtroppo negli ultimi anni i costi sono aumentati mentre il prezzo è più o meno stabile, riducendo la forbice a nostro sfavore. Al momento io noto, nelle mie varietà, un ritardo di circa 10-15 giorni rispetto a un'annata normale, a causa delle basse temperature e delle piogge di maggio, ovviamente".
La fortuna di questo territorio è il terreno sabbioso che facilita lo sgrondo dell'acqua. Infatti le perdite di piante per ristagni idrici sono praticamente assenti. "Gli sbalzi termici, però - precisa - hanno favorito lo svilupparsi della batteriosi nella varietà più precoce, insieme all'elevata umidità. Ciò potrebbe provocare, in questa sola varietà, una perdita dal punto di vista quantitativo".
Fogli prevede che inizierà la raccolta attorno al 5 agosto, invece del classico 25 luglio. Ciò potrà causare, a livello generale di industria, un ritardo generale e un accumulo di pomodoro nel mese di agosto. E il problema potrebbe sussistere se le scorte nelle industrie non basteranno a coprire il lasso di tempo prima delle nuove produzioni.
Una Plv minima per coprire le spese dovrebbe collocarsi attorno a 6400 euro/ha, calcolando una resa di 80 tonnellate ad ettaro per circa 8 euro ogni 100 kg di prodotto.
"Le industrie hanno esigenze ben precise - conclude l'agricoltore - vale a dire vogliono un pomodoro dalla polpa soda, che si possa lavorare anche a pezzetti, che sia colorato e con un elevato °Brix. Non è facile ottenere tutto questo lavorando a cielo aperto e non protetti da un capannone".