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Intervista ad Alfio e Francesco Messina (Agrimessina)

In Europa, il mercato inglese registra il piu' alto consumo pro capite di uve da tavola

A livello europeo, il mercato inglese è fondamentale per le uve da tavola e registra il più alto consumo pro capite. In termini numerici, è uno dei Paesi chiave, insieme a Germania e Italia. Per i produttori di uva è quindi importante essere presenti. Ne abbiamo parlato con Alfio e Francesco Messina della Agrimessina di Rutigliano (BA), uno dei "gold sponsor" del The London Produce Show and Conference.

Francesco Messina, Carlo Berardi e Alfio Messina.

"Il Regno Unito è, comunque, una nazione che presenta le sue difficoltà: tutti vogliono ritagliarsi uno spazio in questo mercato e quindi la concorrenza è molto forte. I buyer e le catene distributive hanno un modo di lavorare orientato a sviluppare una partnership con i propri fornitori ma, spinti da una forte competizione, mantengono un prezzo dell'uva fisso tutto l'anno", spiega Francesco Messina.

"Catene di discount come Lidl e Aldi, sempre agguerrite in termini di prezzi, negli ultimi anni si sono accaparrate grosse fette di mercato sia a livello generale nell'ortofrutta sia nella categoria uva. Sanno acquistare bene il prodotto, impongono delle specifiche, richiedono che siano rispettate in maniera puntuale e vogliono pagare un prezzo competitivo. L'insieme di questi fattori risulta di difficile approccio per un produttore italiano o di altra nazionalità, che deve confrontarsi con una competizione molto forte".

Alfio Messina aggiunge: "Il mercato inglese è sempre stato orientato verso produzioni di qualità mediamente alta, al fine di indurre il consumatore a ripetere l'acquisto, molto più frequentemente. In Regno Unito si registra la più alta frequenza di acquisto a livello europeo. Inviare merci su questo mercato comporta quindi anche processi di controllo della qualità estremamente precisi. Quindi, se si vuole essere competitivi come fornitori, bisogna offrire alle catene distributive un livello di servizio adeguato". Motivo per cui l'azienda ha una sede commerciale anche in UK.

"Vent'anni fa, il mercato dell'uva era in mano all'agricoltore, al produttore e a chi operava nella commercializzazione. Ora si è aggiunto un nuovo attore: i breeder. Seguendo esempi virtuosi, come ad esempio quello della mela Pink Lady, c'è la volontà di creare un brand, non solo a livello di singola azienda ma anche per singola varietà. Si sta cercando, quindi, di creare una specifica identità per evitare che il consumatore si confonda e basta, non riconoscendo più che tipologia di uva mangia".

"La tendenza va verso cultivar belle da vedere, di calibro e colore uniformi, dal gusto aromatico e deciso, che siano soddisfacenti e facciano ripetere l'acquisto".

"Sul packaging, invece, vi è grande incertezza – spiega Francesco – Dalla più facile fruibilità possibile e da un pack termosaldato con un porzionamento più piccolo c'è un cambio di rotta con focus sulla sostenibilità e sul rispetto ambientale. Quindi, il trend è quello del packaging free e/o di cestini in materiali sostenibili. In pratica, però, siamo ancora ben lontani da una soluzione".

"Nel nostro piccolo stiamo cercando di proporre qualcosa di diverso: ad esempio per l'e-commerce abbiamo realizzato un pack che protegge l'uva ma che graficamente rappresenta anche una sorta di pacchetto regalo (vedi foto sopra), che si fa portavoce dei colori e degli elementi caratteristici della nostra terra".

Contatti:
Agrimessina Srl
S.P. 240 per Conversano Km. 13
70018 Rutigliano (BA)
Tel.: +39 080 4761970
Web: www.agrimessina.it 

Francesco Messina - responsabile commerciale
Cell.: +39 349 6887966
Email: francesco@agrimessina.com

Carlo Berardi - responsabile commerciale UK
Tel.: +44 7981004869
Email: carlo@agrimessina.com