E' iniziata, lo scorso 10 giugno 2019, la campagna del finocchio del Fucino. Le premesse sono ottime, l'andamento produttivo e qualitativo è positivo.
"Le prospettive a breve termine sono buone – dichiara Gennaro Paolillo dell'omonima azienda campana, specializzata in finocchio – Le temperature abbastanza fresche e i terreni sempre irrigati dalle piogge hanno giovato molto a colture come patate, finocchio e carote. Normalmente, in questo periodo, dovevamo tenere sotto controllo le irrigazioni per via delle temperature elevate; invece, finora l'andamento climatico ci ha favorito".
"I finocchi si presentano salubri e verranno destinati ai nostri soliti canali: i mercati generali del Nord Italia, in prevalenza, e alcuni clienti della Grande distribuzione organizzata, che sono in attesa del prodotto del Fucino, in quanto presenta una maggiore shelf life".
"La campagna del Fucino proseguirà fino alla fine di ottobre e si suddivide in un periodo estivo e in uno pre-autunnale (settembre/ottobre) – continua Gennaro – Quest'area, nei mesi estivi in particolare, rappresenta un'eccellenza".
Al fine di migliorare l'aspetto qualitativo del prodotto e del lavoro specifico portato avanti su questa referenza, ogni anno si sperimentano nuove varietà.
L'internazionalizzazione del finocchio, invece, è un processo lento, sul quale però ci sono alcuni punti saldi, come la richiesta di un calibro più piccolo. "A differenza del mercato italiano, l'estero predilige una dimensione medio-piccola: in fase di lavorazione, quindi, il prodotto, che risponde a questi requisiti, viene destinato all'esportazione. I Paesi esteri, in ogni caso, non apprezzano il finocchio quanto l'Italia. Se fosse il contrario, lo scenario sarebbe molto diverso", conclude Gennaro.
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