"Ero in Sicilia quando è cominciata la raccolta dei primi grappoli di uva – spiega Claudio Romano (nella foto sotto), responsabile commerciale dell'azienda Romaneuro della provincia di Bari – e non si può dire che il ritardo generale abbia bloccato alcuni operatori. All'interno dei vigneti si è registrato un diverso livello di fioritura e questo caratterizzerà una disuguaglianza del prodotto nelle prime fasi".
A livello commerciale, secondo Claudio, gli esportatori sono cauti e non stanno acquistando alla cieca. "Così non si falsa il mercato. Quando un operatore compra troppo in anticipo, acquista un progetto di uva che sarà pronta al taglio, non il prodotto stesso. E nelle valutazioni possono venir meno ad esempio le quantità da acquistare o il prezzo potrebbe risultare più alto rispetto a quello che poi sarà effettivamente il mercato".
Uve seedless di origine italiana, le uniche pronte ora, in viaggio per Inghilterra, Francia e Danimarca.
In questo momento la Romaneuro commercializza almeno tre o quattro marchi diversi. "Uve seedless di origine italiana, le uniche pronte ora, sono già in viaggio per Inghilterra, Francia e Danimarca. Ma abbiamo commercializzato anche produzioni per via aerea che sono sui banchi di vendita in Medio Oriente".
"I prezzi a fine maggio 2019 sono rimasti sostenuti, come quelli dello scorso anno, pur avendo iniziato una decina di giorni prima – continua Claudio – Il ritardo quindi non ha influito e i volumi sono ancora limitati. Il 5-10% dei produttori ed esportatori siciliani ha iniziato la sua campagna".
Secondo l'operatore, in Puglia si dovrebbe iniziare entro la fine di giugno con la varietà Black Magic. A seguire, nella prima metà di luglio, le uve bianche.
"Se il clima si stabilizza, forse qualche giorno si recupera", conclude Claudio.