Secondo le stime preliminari, nel mese di maggio 2019 l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,1% su base mensile e dell'0,9% su base annua (era 1,1% del mese precedente).
La decelerazione è principalmente dovuta alla dinamica dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (da 2,8% di aprile a 1,6%), dei beni energetici non regolamentati (da 3,7% a 2,4%) e, in misura minore, dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da 1,6% a 1,1%).
L'inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella al netto dei soli beni energetici decelerano entrambe di un decimo di punto, rispettivamente da 0,6% a 0,5% e da 0,7% a 0,6%.
Il lieve aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto per lo più alla crescita dei prezzi dei beni alimentari non lavorati (+1,8%) e dei beni energetici non regolamentati (+0,8%), solo in parte bilanciata dal calo dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (-0,9%) e dei servizi relativi alle comunicazioni (-0,5%).
L'inflazione acquisita per il 2019 è 0,7% per l'indice generale e 0,4% per la componente di fondo.
Per i beni alimentari, per la cura della casa e della persona l'inflazione rimane al di sotto di quella generale, pur accelerando da 0,3% a 0,5%, mentre per i prodotti ad alta frequenza d’acquisto la crescita dei prezzi, pur rimanendo stabile a 1,1%, torna al di sopra di quella riferita all'intero paniere.
Secondo le stime preliminari, l'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,1% su base mensile e dello 0,9% in termini tendenziali.
Fonte: www.istat.it