Nella guerra dei dazi scatenata da Trump nei confronti della Cina, a pagarne le conseguenze sono anche interi settori dell'economia statunitense, come l'agricoltura. Secondo alcune stime, l'export agricolo degli States verso la Cina è stato pesantemente decurtato, passando da 12 a soli 2 miliardi di dollari proprio a seguito delle barriere commerciali volute dalla presidenza Trump.
Come contromossa, il presidente ha annunciato ieri finanziamenti per 16 miliardi di dollari a sostegno degli agricoltori americani. Il nuovo pacchetto di aiuti andrebbe a sommarsi a quello già stanziato lo scorso anno, portando a 28 miliardi di dollari i fondi concessi all'agricoltura americana.
Dall'altra parte dell'oceano, in Europa, esiste invece il concreto rischio di veder tagliati i fondi per il settore agricolo, per far quadrare i conti della Brexit. E' quanto denuncia l'associazione Confagricoltura, per voce del suo presidente.
"La chiusura del mercato cinese ha innescato pesanti riduzioni dei prezzi all'origine - ha dichiarato il presidente della Confagricoltura Massimiliano Giansanti -. Resta il fatto che gli aiuti possono distorcere le normali scelte colturali degli agricoltori americani. E le conseguenze potrebbero farsi sentire anche sui mercati internazionali, tenuto conto che circa il 20% della produzione agricola Usa è destinata alle esportazioni".
Le nuove misure annunciate dal dipartimento di Stato all'Agricoltura (Usda), prevedono sostegni diretti al reddito degli agricoltori per un ammontare di 14,5 miliardi di dollari. Una spesa ulteriore di 1,4 miliardi sarà destinata all'acquisto di prodotti sul mercato per gli aiuti alimentari interni. Infine, 100 milioni saranno assegnati alle organizzazioni di produttori per le iniziative finalizzate all'apertura di nuovi mercati di sbocco.
"Apprezziamo la tempestività e la determinazione con la quale l'Amministrazione americana è impegnata a sostenere l'agricoltura che, indubbiamente, è tra i settori più colpiti dalle tensioni commerciali con la Cina", ha aggiunto Giansanti.
"A livello europeo, invece, è stato proposto un taglio dei fondi all'agricoltura per far quadrare i conti della Brexit – ha rimarcato. Anche alla luce dello scenario internazionale, è indispensabile un cambio di direzione per garantire la sicurezza alimentare e la stabilità dei prezzi".