L'annata ortofrutticola 2018 in Veneto ha avuto più ombre che luci. Lo ha affermato il presidente della sezione regionale di Fruitimprese, Stefano Pezzo, durante l'assemblea della scorsa settimana (cfr. Freshplaza del 20/05/2019). "A causa del clima mite, delle piogge in alcuni momenti e delle grandinate, si sono registrati molti problemi fitosanitari. Ad esempio, in base ai dati di Veneto Agricoltura, la resa in patate è calata del 5% e il prezzo del 17%. La situazione peggiore si è avuta però con l'asparago, che ha registrato un -10% di produzione e un -30% nel prezzo".
Situazione altalenante per il radicchio, che ha recuperato un 2% sulla quotazione, mentre la fragola ha perso il 20% della produzione a causa di una flessione del 23% delle superfici.
"Per quanto riguarda la frutta - ha aggiunto Pezzo - il kiwi ha segnato un forte aumento di prezzo nella prima metà dell'anno a causa della carenza di prodotto del 2017, ma poi è iniziata una lunga depressione. La resa in mele è aumentata del 22% e anche i prezzi sono stati in crescita. Piuttosto male le pere con calo sia di rese, sia di prezzo".
Il presidente si è poi fermato su un nuovo problema logistico legato alle navi. "Fino a qualche tempo fa, vi era un flusso di container che partiva dalla Spagna, arrivava in Italia e poi in 5 giorni arrivava in Medio Oriente e in 10 in Arabia Saudita. Oggi, molte compagnie hanno invertito i flussi. I container partono dall'Italia e vanno poi in Spagna, allungando così i tempi logistici delle nostre produzioni".
Il presidente ha poi esaminato alcuni aspetti più generali del settore ortofrutticolo italiano, alcuni dei quali piuttosto deprimenti. Ad esempio, il maggior paese esportatore di arance è la Spagna con il 55%, seguita dai Paesi Bassi con il 14%. L'Italia è drammaticamente all'ultimo posto (5%), superata anche da Grecia (13%) e Portogallo (6%).
"E' davvero incredibile l'organizzazione dei Paesi Bassi - è stato commentato in sala - che, seppure non siano produttori, riescono a triangolare un quantitativo di agrumi che è il triplo di quello italiano che detiene una produzione ben superiore".