Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Nuova sede Zespri inaugurata a Bologna nello spirito della collaborazione tra popoli

Si chiama "il frutteto che ci unisce", "Te Aka Thuone", scrive sul mio taccuino uno dei cinque intagliatori māori che hanno intrecciato tralci di kiwi e motivi simbolici della zona di Tauranga, da dove proviene una buona parte di loro.

L'intaglio è stato realizzato sul legno Kauri, incastonandoci la Paua, la madreperla abalone. Simboleggia la fusione fra i due emisferi. Anche l'inno aziendale di Zespri, in lingua maori parla di coesione e unità. Perché la più grande compagnia neozelandese che coltiva e commercializza kiwi da vent'anni opera anche agli antipodi, in Italia, nello sforzo di mantenere il proprio marchio sugli scaffali per dodici mesi.

Per questo è necessario anche che si confrontino i rispettivi produttori. Italiani e neozelandesi si scambiano frequenti visite. Questa volta è stata una delegazione māori a fare il mezzo giro del mondo.

La delegazione ha effettuato diverse tappe in Italia, dal 16 al 20 maggio, in occasione della cerimonia di commemorazione della battaglia di Cassino del 1944. Il 18 e il 19 maggio, il gruppo ha visitato vigneti e frutteti nel comune di Cisterna di Latina, mentre il 20 maggio si è recata a Bologna in occasione dell’inaugurazione del nuovo ufficio di Zespri e ha fatto visita a supermercati e magazzini della zona.

Un momento della visita dei produttori Māori ai frutteti italiani in provincia di Latina. Una grande occasione per condividere conoscenze e forgiare relazioni per il futuro.

La scultura, scoperta nel corso di una toccante cerimonia, fa bella mostra di sé nella nuova sede Zespri di Bologna inaugurata appunto lunedì 20 maggio 2019, "al culmine di due anni di espansione per supportare il nostro sviluppo, il segno evidente del recupero industriale dopo il dramma della Psa", spiega a Freshplaza Dario Vegetti, Supply Chain Manager per Zgs Europe, Zespri Global Supply, la struttura di produzione dell'emisfero nord.

I 15 addetti in quattro anni sono cresciuti fino a 40 e i locali di Via del Faggiolo, nel quartiere di Borgo Panigale, sono "un hub a supporto dei volumi cresciuti. Solo per quello che riguarda il SunGold, parliamo di un aumento dell'80% con il raccolto 2018/19 (di cui Freshplaza ha documentato l'avvio all'inizio dell'autunno, ndr)", prosegue Vegetti ricordando il ruolo di Cso Italy, Centro Servizi Ortofrutticoli, Fruitimprese e delle quattro Op in questo successo italiano di Zespri.

"Se a Latina c'è un ufficio per essere vicini ai produttori, Bologna per noi è un luogo strategico per essere vicini a questi nostri partner post-raccolta, il nostro obiettivo è continuare a crescere", dice Paul Jones, vice presidente Zespri, annunciando che "il raccolto è appena terminato in Nuova Zelanda. E' stata un'annata eccellente, di qualità ottima per sostanza secca, quella che contribuisce al gusto finale. Siamo entusiasti per le opportunità di vendita in Europa perché la qualità della nostra frutta è estremamente alta".

In foto qui accanto: Paul Jones, Vicepresidente, Zespri e Pita Tipene, Presidente di Ngati Hine 

Il marchio, proprietà di 2500 coltivatori neozelandesi, è conosciuto anche per l'eccellenza del suo programma di ricerca e sviluppo. I kiwi Zespri sono coltivati in Nuova Zelanda, Italia, Francia, Giappone e Corea, ed esportati in oltre 50 paesi in tutto il mondo.

Katiakitanga: la benedizione māori di tutte le pareti della sede, con il piccolo corteo di coltivatori aborigeni neozelandesi tra le scrivanie dove, prima di ripartire, hanno dato vita alla loro danza più nota, l'Haka.

Un momento della Haka.

"I māori - continua Jones - sono una parte importantissima della produzione neozelandese e della cultura Zespri". Il 12% dei suoi azionisti-produttori sono māori e "Katiakitanga vuol dire essere custodi dell'ambiente e della terra - dice ancora Paul Jones – E' uno dei valori che mutuiamo dai māori per fare business. Un altro è la loro visione a lunghissimo raggio: quando fanno un piano, questo va sempre dagli antenati fino alle generazioni future, nell'ottica della protezione dell'ambiente e delle persone".

"Dai nostri programmi di miglioramento genetico è scaturita la varietà di maggior successo, il kiwi SunGold. Continuiamo a investire tantissimo per cercare nuove qualità superiori ma il nostro programma di sviluppo varietale usa metodi esclusivamente naturali, tutto no Ogm".

Pita Tipene, chairman di Ngati Hine, uno dei trust, racconta: "Il 30% della popolazione māori è impiegato nell'agricoltura, soprattutto nel nord della Nuova Zelanda, dove la nostra etnia ha il controllo delle terre. Il 15% dei produttori e azionisti Zespri è di origine māori e copre il 10% della produzione, ma punta ad arrivare al 20% - dice  – in una visione di indipendenza e interdipendenza. Anche se solo in 5% della superficie è dedicata al biologico, il trend è in crescita e la tutela dell'ambiente è al primo posto delle nostre priorità".

"Ha risvegliato tutte le nostre emozioni la visita a Cassino, dove i nostri antenati sono morti e hanno sofferto versando il loro sangue per la libertà del popolo italiano durante la seconda guerra mondiale", conclude Tipene ricordando che il 28mo Battaglione māori prese parte, nel 1944, all'eroica difesa di Cassino contro i paracadutisti tedeschi. Ci furono 400 morti e 1200 feriti. Settantacinque anni dopo, la loro Haka è risuonata anche nel cimitero britannico ai piedi di Montecassino. Nella delegazione quasi tutti hanno un parente che ha combattuto quella battaglia.

Da un punto di vista professionale, lo scopo del viaggio era "entrare in connessione con i produttori, i consumatori e lo staff di Zespri. "E la base di questa relazione è stata posta proprio dal sacrificio di quegli antenati ed è stata proseguita negli anni da noi. Le tecniche colturali sono le stesse, ma quello che i māori esprimono è un diverso rapporto con la terra. Ho notato delle somiglianze tra noi e i produttori che abbiamo incontrato a Cisterna: ci hanno accolto i padri, i figli e i nipoti, una concezione intergenerazionale che condividiamo".

Autore: C.A. per FreshPlaza

Data di pubblicazione: