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Precision farming e sostenibilita': sfide per l'agricoltura del futuro, anche in Italia

"La Regione Emilia Romagna, insieme ai suoi imprenditori agricoli, è già capofila in Europa nell'innovazione in agricoltura e nell'impegno di favorire il dialogo tra ricerca e impresa. Tuttavia, solo il 26% delle aziende della Regione è stato in grado di investire in strumenti innovativi: non possiamo accontentarci e, insieme, dobbiamo impegnarci per fare di più e cogliere al massimo le opportunità che offre il mercato europeo, e soprattutto mondiale". Così Paolo De Castro, vicepresidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo, intervenendo oggi alla conferenza "Agricoltura FUTURA, tra strumenti e nuove tecnologie" organizzata a Bologna da Confagricoltura Emilia Romagna, alla presenza della Presidente regionale Eugenia Bergamaschi e del Presidente nazionale Massimiliano Giansanti.

"La prossima legislatura - dice l'eurodeputato PD, candidato alle elezioni europee - dovrà affrontare forse la più difficile riforma della Pac, in cui tra i principali focus ci sarà la corsa all'agri-tech, la capacità di adeguamento dei vari settori per vincere la sfida della competitività attraverso tecniche innovative di precision farming, digitalizzazione e big data".

"Tuttavia, la parola chiave per garantirci i finanziamenti europei per la futura Pac sarà 'sostenibilità', che può essere realizzata - precisa De Castro - solo grazie all'alleanza tra mondo agricolo e mondo della ricerca. Dobbiamo trovare soluzioni a problemi concreti come la sostenibilità delle pratiche agricole, l'aiuto alle filiere produttive, la conservazione del suolo e il risparmio idrico. Ma anche misure volte a favorire il partenariato fra pubblico e privato, soprattutto di fronte all'eventualità di un budget agricolo non sufficientemente ambizioso".

"Dai dati Nomisma di oggi - sottolinea De Castro - emerge che nella nostra Regione esistono ancora criticità sull'accesso alla terra da parte dei giovani: gli under 35 sono appena il 3% e questo può cambiare grazie al regolamento Omnibus, la riforma di metà percorso della Pac, che offre incentivi importanti ai giovani agricoltori, ed ha permesso all'Ue e alla Banca europea per gli investimenti di varare nei giorni scorsi un piano di prestiti agevolati per almeno un miliardo di euro".

"Soprattutto in un momento di grandi incertezza per l'Unione europea, che vanno dalla Brexit alla fissazione del Quadro finanziario Ue post-2020 - ha concluso De Castro - le nostre organizzazioni agricole devono continuare a essere in prima fila nell'affiancare innovazione e tradizione: non dimentichiamoci infatti che la tradizione non è altro che un'innovazione ben riuscita".

Data di pubblicazione: