La raccolta di varietà di meloni extra-precoci è già cominciata nella regione spagnola di Murcia. La maggior parte della superficie coltivata, circa 1.000 ettari, è piantata con varietà francesi come Cantalupo, Galia, HoneyDew e Charentais. Quest'ultima è quella che si distingue maggiormente. Il melone Charentais, con una superficie di 183 ettari, viene raccolto quasi un mese e mezzo prima rispetto alle varietà tradizionali.
La raccolta dei meloni coltivati a campo aperto avviene tra giugno e luglio, mentre la raccolta delle colture in serra avviene a maggio. Nella regione di Murcia sono 5.576 ettari dedicati alla produzione di meloni, di cui solo 41 piantati in serra.
Miguel Angel del Amor, consigliere per l'agricoltura, ha visitato una società produttrice di meloni Charentais sita nella città di Torre Pacheco, dove ha sottolineato il ruolo fondamentale dello sviluppo di nuove varietà nel successo di queste colture extra-precoci.
Oltre alla coltivazione di questa varietà, c'è anche una produzione degna di nota di altri frutti estivi extra-precoci, come pesche, nettarine e uva da tavola.
"Delle 227.768 ton di meloni raccolti l'anno scorso, la varietà dominante in termini di superficie coltivata e volume raccolto è la Piel de Sapo, con 3.167 ettari e 126.126 ton. Si distinguono anche le varietà di meloni Cantalupo, Galia e gialletto.
Con l'introduzione di nuove tecniche di miglioramento varietale, tenendo conto delle caratteristiche del suolo e delle condizioni climatiche, secondo il consigliere: "si è verificato un incremento nella qualità dei prodotti, che hanno consolidato la propria posizione sui mercati, generando grande redditività".
Secondo i dati forniti dal governo regionale, Murcia è la provincia spagnola che esporta più meloni, in testa ad Almeria. La destinazione principale delle varietà Charentais e Cantalupo è la Francia, con 62.511 ton.
Del Amor ha concluso: "Nel 2018 le esportazioni hanno generato oltre 62 milioni di euro per i produttori di meloni, con un incremento del 5,68% nel volume esportato".
Fonte: www.agrodiario.com