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Conto alla rovescia per l'applicazione in Europa (e in Italia) della nuova Direttiva contro le pratiche sleali

E' partito lo scorso 24 aprile 2019, con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell'Ue, il conto alla rovescia per l'applicazione in Europa della nuova Direttiva contro le pratiche sleali nella catena agroalimentare. Il testo consolidato della Direttiva è consultabile al seguente link: https://eurlex.europa.eu/fallback/oj/l_11120190425it.pdf 

Gli Stati membri dovranno recepirla entro 24 mesi, ma bisogna fare tutto il possibile affinché i produttori italiani possano beneficiare dei nuovi diritti già dalla fine di quest'anno.

Lo sottolinea Paolo De Castro, Vicepresidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo e relatore del testo. La pubblicazione ufficiale della nuova Direttiva europea, giunta al capolinea in tempi record, giunge dopo appena 12 mesi di iter decisionale dalla presentazione della proposta del Commissario all'agricoltura Phil Hogan. Ma anche dopo 10 anni che hanno visto l'Italia battersi in prima linea contro le potenti lobby della grande distribuzione e delle centrali di acquisto internazionali.

"La nuova direttiva è fondamentale per almeno due ragioni" spiega l'europarlamentare PD. "In primo luogo, garantisce certezza giuridica ad agricoltori, produttori e cooperative che potranno operare su un piano di equità e trasparenza nelle loro relazioni commerciali. Inoltre, il nuovo testo è la premessa per una riorganizzazione del sistema agroalimentare europeo affinché sia in grado di fondare un nuovo patto con i cittadini, all'insegna della qualità del cibo che arriva sulle nostre tavole".

"La palla ora passa agli Stati membri, ma bisogna fare presto" sottolinea con forza De Castro, "lo richiede l'incerto contesto politico dell'Europa, e la necessità di mettere fine a comportamenti scorretti inaccettabili, che ogni anno provocano nell'Ue danni per oltre 10 miliardi di euro, e costi aggiuntivi per chi li subisce di 4,4 miliardi. I nostri produttori - conclude De Castro - non devono più subire pratiche vessatorie come ritardi nei pagamenti o rifiuti di concedere un contratto scritto, o ancora sottostare a vendite sotto-costo e aste al doppio ribasso, come avvengono in Italia".

Confagricoltura: "Recepire quanto prima ed integrare la nuova direttiva UE contro le pratiche sleali"
"E' opportuno che l'Italia recepisca ed applichi quanto prima e nel migliore modo possibile la nuova direttiva comunitarie contro le pratiche sleali nell'agroalimentare". Questo il commento di Confagricoltura alla notizia della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della UE della direttiva (UE) 2019/633.

L'organizzazione agricola ha espresso soddisfazione per il rapido iter che ha portato ad approvare il testo praticamente in un solo anno.

"C'è tempo sino a 1 maggio 2021 per varare i provvedimenti di recepimento della direttiva, che devono entrare in vigore non più tardi di 1 novembre 2021 – ha proseguito l'organizzazione degli imprenditori agricoli – ma possiamo e dobbiamo fare prima. Questa è l'occasione per un reale enforcement delle disposizioni nazionali di contrasto alle pratiche sleali nell'agroalimentare che l'Italia ha definito ed ha in vigore già da tempo. Disposizioni che potranno senz'altro essere rese più efficaci introducendo le novità della direttiva ma anche prevedendo disposizioni che vadano al di là di quelle europee".

"I temi della tutela della riservatezza e la possibilità di presentare le denunce di pratiche sleali da parte delle organizzazioni di rappresentanza dei fornitori sono ad esempio due interessanti princìpi introdotti dalla direttiva – ha osservato Confagricoltura-. Ma si può anche intervenire, come si sta già tentando in Parlamento, per migliorare la lotta alla vendita sottocosto, un tema che la direttiva non ha inteso affrontare ma che l'Italia ha invece già definito come pratica sleale".

"Auspichiamo quindi che si avvii quanto prima il cantiere per il recepimento e il miglioramento delle disposizioni contro le pratiche sleali; un lavoro per il quale Confagricoltura è sin d'ora pronta a fornire il suo contributo nell'interesse delle imprese".

Data di pubblicazione: