Ogni anno l'Italia importa castagne per un valore di circa 100 milioni di euro. E invece vi sono potenzialità inespresse non solo per compensare la domanda interna, ma anche per diventare esportatori netti. Se ne parlerà sabato 27 aprile alle 16 presso il teatro "Borsi" di Marradi (Firenze), durante un convegno organizzato dal Centro studio e documentazione sul castagno.
Il Centro di Studio e documentazione del castagno (CSDC) di Marradi, punto di riferimento per la castanicoltura nazionale, in occasione della propria Assemblea dei Soci, organizza un "Incontro-Dibattito sul Castagno" su alcune delle principali problematiche di questa importante pianta (clicca qui per la locandina).
Nel dettaglio, si parlerà della possibilità di investire in nuovi modelli produttivi (frutteti di castagno), in convivenza con gli attuali sistemi tradizionali derivanti da castagneti ormai secolari (Gabriele Loris Beccaro – UNITO) , mentre Alberto Alma (DISAFA dell'Università di Torino) illustrerà ai presenti i risultati delle ricerche in atto sugli insetti responsabili del "bacato" e dei programmi che si prevedono di realizzare nell'anno 2019.
In questa occasione Luciano Trentini del CSDC presenterà un volume dal titolo "Coltura e Cultura del Castagno. Una Sintesi Attraverso Suggestive Immagini Fotografiche", un libro di 400 pagine, con oltre 1600 immagini attraverso il quale l'autore, il professor Elvio Bellini, ha voluto trasmettere il proprio sapere e le proprie conoscenze a tutti coloro che sono i portatori di interesse per la castanicoltura.
Il libro, che per l'occasione sarà disponibile, è in lingua italiana e inglese e potrà interessare non solo gli operatori italiani, ma anche quelli stranieri.
Luciano Trentini ed Elvio Bellini
Questo appuntamento anticipa il "VII Convegno Nazionale sul Castagno-Castanea 2019", che si svolgerà a Pergine Valsugana (TN) dall'11 al 14 giugno 2019 dove sarà presente anche il CSDC .
"Il nostro Paese - spiega Luciano Trentini - ha un potenziale produttivo non sempre espresso per motivazioni di ordine climatico, oppure fitosanitario, che nella scorsa campagna 2018/19 ha creato gravi danni per i produttori. Stessa cosa vale per le cidie, che possono provocare danni anche dell'ordine del 30-60%, per le quali è allo studio un metodo di lotta a 'confusione sessuale', in grado di dare promettenti risultati".
Eppure le castagne e i marroni italiani esprimono la maggiore qualità. A conferma di questo, basti pensare come oggi siano state riconosciute dalla UE numerose Denominazioni di Origine Protetta (DOP) e di Indicazioni Geografiche Protetta (IGP) a castagne e marroni appartenenti al genere Castanea sativa, coltivata in Europa, ottenute in questi anni in Italia, nelle aree di maggiore tradizione castanicola.