Gente incivile che, scaricando rifiuti ai bordi dei campi, danneggia non solo i produttori, ma l'immagine dell'intero comparto. Capita ormai troppo spesso che, da nord al sud dell'Italia, i produttori con aziende che fiancheggiano strade di passaggio, debbano fare un doppio lavoro per tenere puliti i propri terreni. Si va dalle automobili da cui vengono gettate cartacce e pacchetti di sigarette vuoti, fino a veri e propri scarichi di materiali inerti.
E' il caso dei rifiuti "a bordo campo" o addirittura dentro al campo. Visitando alcune aziende e prendendo spunto da vari post di denuncia sui social media, ci si rende conto che alla base di tutto c'è la mancanza di rispetto verso persone e cose. Vedere produttori farsi largo davanti ai cancelli dei propri terreni tra le buste di rifiuti non è proprio lo spettacolo che ci si aspetterebbe di trovare. La rabbia è visibile, così come la frustrazione di chi, pur facendo tanti sacrifici, deve sopportare simili scempi.
"Ogni giorno portiamo avanti il nostro lavoro – spiega il proprietario dell'azienda in cui abbiamo scattato queste foto – sottostando ai più rigidi standard imposti dai regolamenti europei. E' inaccettabile che le nostre imprese agricole vengano considerate al pari di discariche dal primo che passa, con un danno di immagine che va ad aggiungersi agli altri costi, oltre alla fatica di trovarsi costretti a ripulire l'inciviltà altrui". Al nord come al sud d'Italia, perché infatti il malcostume è trasversale, seppure a livelli diversi a seconda delle zone.
Una precisazione è doverosa: non tutti i campi italiani soffrono di problemi del genere. Fare di tutta l'erba un fascio non sarebbe giusto. Ma chiudere gli occhi fa parimenti male al settore, come ci conferma l'operatore. E non è creando terrore psicologico su areali o produzioni che l'immagine dell'ortofrutta italiana si salva.
C'è chi auspica una maggiore attenzione e protezione da parte delle autorità competenti, chi l'introduzione di telecamere, chi semplicemente si appella al buonsenso delle persone, in quanto le oasi ecologiche per scaricare i rifiuti esistono e sono operative e funzionanti ovunque nel nostro Paese.