Feedentity è il risultato di una start up nata nel 2017 con lo scopo di garantire un prodotto tracciato a partire dalla semina in vivaio fino al consumatore finale. Nel 2018 si è aggiudicato uno dei premio per l'innovazione da parte di Macfrut.
Attraverso questa app, è possibile tenere sotto controllo diverse variabili inerenti la gestione aziendale, e si può garantire una qualità di prodotto maggiore proprio grazie ad alcune sue funzionalità tipo agricoltura di precisione; inoltre permette, grazie a una rete di comunicazione, lo scambio di dati tra vivaio e azienda agricola, tra azienda agricola e cooperativa, e infine tra cooperativa e GDO.
L'app è destinata principalmente alle piccole e medie imprese. Come riporta Fabrizio Ferraiuolo - esperto d'informatica - a FreshPlaza: "Fino a oggi, contiamo circa 1258 aziende che hanno aderito a Feedentity. Sono collocate per la maggiore in Lazio e Campania. Scarsa invece è ancora la diffusione in Emilia-Romagna, Sicilia, Albania e Romania; inoltre è in fase di sperimentazione in un'azienda australiana".
Quest'anno saranno presenti a Macfrut: Fabrizio Ferraiuolo, Emanuele Tosti, Libero Cuccu, Alessandro Giuliani e Giuseppe Pepe. L'azienda espone nel padiglione D3, stand 067 in un'area di 16 mq per proporre il rafforzamento della tracciabilità e dei sistemi di qualità attraverso una tecnologia blockchain.
"Useremo una tecnologia usata dalle criptovalute per garantire la provenienza e la qualità dei prodotti. Se con feedentity ci rivolgevamo maggiormente all'azienda, adesso questo sistema è indirizzato alle organizzazioni di produttori e alla restante parte della filiera agro-alimentare".
"Il nostro intento è quello di proporre un modo per eliminare qualsiasi tipo di frode, garantendo la vera provenienza dei prodotti. Con l'Università La Sapienza di Roma e altri centri di ricerca del Lazio e della Campania, stiamo testando una spettro-fotocamera che, una volta collegata a macchine raccoglitrici per baby leaf, possa rilevare il contenuto in nitrati, nitriti, clorati, perclorati e il residuo di fitofarmaci. Lo stesso vale per l'anguria, solo che, in questo caso, sarà misurato anche il grado brix".
"Per il futuro, speriamo di poter arrivare a tutti nel mondo, in modo da creare un fitto sistema di scambi di dati. Per il prossimo anno, comincerà l'internazionalizzazione del sistema". Così conclude Emanuele Tosti.
Contatti:
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