L'Unione europea ha accolto favorevolmente il divieto autoimposto del governo ugandese all'export di peperoncini e verdure scadenti in Europa, al fine di evitare che il mercato dei prodotti ugandesi ne subisse un contraccolpo fatale.
Parlando la scorsa settimana a Kampala, il capo della delegazione dell'UE in Uganda, Attilio Pacifici, ha dichiarato che il paese deve "fare pulizia in casa propria" perché commercianti senza scrupoli esportano verdure e peperoncini scadenti, il che danneggia gravemente i veri esportatori professionali.
"C'è una richiesta molto grande per i peperoncini, in Europa, ma a che serve mandare prodotto scadente e piano di vermi? Così si uccide un mercato sia per il paese d'origine sia per gli acquirenti in Europa", ha detto, aggiungendo che il buon governo ha fermato le esportazioni prima che lo facesse la stessa UE.
Pacifici ha detto che l'Uganda deve garantire che le merci esportate rispettino gli standard: "Siamo felici che il ministero dell'agricoltura locale abbia compreso e imposto un divieto all'esportazione".