Il ritornello del passato era: calibro e ancora calibro. Oggi invece si deve orientare l'attenzione soprattutto a sapore, consistenza e colore. Questo il consiglio che vivaista Giovanni Zanzi dà a tutti coloro che si accingono a programmare un nuovo impianto di albicocco.
"Il colore è molto importante, ma sapore e consistenza lo sono altrettanto. I consumatori tornano ad acquistare la frutta, e nello specifico le albicocche, se sono certi della gradevolezza al gusto. Per questo non possiamo permetterci più nessun errore: ogni anello della filiera, dalla ricerca fino al supermercato, deve assumersi le proprie responsabilità e lavorare al meglio".
A destra, Giovanni Zanzi: una stretta di mano alla vecchia maniera
E alla Vivai F.lli Zanzi da molti anni si stanno concentrando su varietà che vadano sempre di più incontro ai gusti dei consumatori. "Collaboriamo con diversi breeders internazionali - aggiunge Zanzi - che fanno un ottimo lavoro. Vorrei menzionare anche il progetto Maspes (cfr. Freshplaza del 26/6/2018) che vede coinvolti vivaisti, Op, Università e Crpv: grazie a questa sinergia stanno scaturendo selezioni davvero interessanti e che garantiscono un futuro alla produzione nazionale di albicocche".
Altra caratteristica, molto importante per i produttori, è la autofertilità delle piante, che permette di limitare al massimo gli anni di scarica.
"Vi sono poi alcune varietà che sono molto adatte per la trasformazione industriale. Hanno generalmente colore aranciato e sono molto produttive. E' ovvio che, nel momento della scelta della varietà, occorre avere ben chiaro il proprio canale di vendita".
Da sinistra Riccardo, Matteo, Giovanni ed Enrico Zanzi a una giornata tecnica nel 2018
Con una condizione molto importante: il grado zuccherino a maturazione deve essere elevato, ma occorre che i frutti siano consistenti e abbiano una buona tenuta. La qualità organolettica dei frutti sta nel raggiungimento di un grado Brix importante, ma occorre tener presente che il consumo non è immediato, salvo rari casi. Occorrono perciò frutti che abbiano il giusto compromesso fra grado zuccherino e consistenza della polpa.
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