Sono milioni le persone che dipendono dalle banane. Tuttavia, la loro coltivazione è molto vulnerabile alle fitopatie e agli effetti del cambiamento climatico. Esiste, quindi, la pressante necessità di sviluppare una varietà di banane più resistente. A tal fine, lo scorso 8 aprile 2019 l'Università belga KU Leuven e Bioversity International hanno firmato un accordo allo scopo di garantire la biodiversità del frutto più amato al mondo.
Recentemente Juan Carlos Restrepo (a destra), direttore generale di Bioversity International, ha visitato il Laboratorio di coltivazione delle piante tropicali. La struttura è gestita dal professor Rony Swennen.
Molti potrebbero esserne sorpresi, ma la banana è uno degli alimenti più importanti sul pianeta, alla stregua di riso, grano, mais e patate. Ogni anno si coltivano 148 milioni di ton di banane. Si stima che questo frutto sia una parte fondamentale dell'alimentazione di 30 milioni di persone, la cui maggior parte vive in Africa e Asia. Questo frutto non si limita a essere venduto o consumato come fresco, ma viene utilizzato anche per la preparazione di piatti o di derivati come la birra e rappresenta una fonte essenziale di alimentazione e reddito.
Tuttavia, la coltivazione delle banane deve affrontare notevoli difficoltà secondo Rony Swennen, direttore del Laboratorio di coltivazione delle piante tropicali dell'Università KU Leuven, dove la ricerca sulle banane va avanti da oltre 40 anni. Secondo Swennen: "La popolazione mondiale è in crescita, quindi la produzione di banane deve aumentare. Ed è proprio qui che sta il problema. Solitamente, le piantagioni coltivano solo un tipo genetico di banana (Cavendish) e ciò rende questo genere di coltivazione molto vulnerabile alle fitopatie e agli effetti del cambiamento climatico".
C'è bisogno di diversità
Per assicurare un futuro alle banane, l'Università di Leuven ha firmato un accordo con Bioversity International, un centro internazionale di ricerca per lo sviluppo agricolo sostenibile, la biodiversità e la sicurezza alimentare.
C'è bisogno di una nuova varietà resistente. KU Leuven può avere un ruolo fondamentale, in questo senso. L'università ospita la collezione di germoplasma di Musa di Bioversity International. Questa raccolta conta oltre 1.500 varietà di banane selvatiche e commestibili. Ines Van den Houwe (Bioversity International) gestisce tale raccolta. Secondo lei: "Si tratta della collezione del genere più grande al mondo ed è un'importante fonte di biodiversità. Ed è proprio all'interno di questa biodiversità che dobbiamo cercare nuove banane intelligenti e resilienti. L'accordo tra KU Leuven e Bioversity International ci aiuterà in questa impresa".
KU Leuven ospita la Collezione di germoplasma di Musa di Bioversity International, che raccoglie oltre 1.500 varietà di banana selvatiche e commestibili. | © Bioversity International - N. Capozio
Una banana per ogni clima
"La banana è una parte fondamentale dell'alimentazione soprattutto in Africa e Asia - ha dichiarato Swennen - In Uganda, per esempio, le banane rappresentano il 20% dell'apporto calorico giornaliero della popolazione. Nella zona occidentale di tale paese si arriva persino al 70%. Per migliorare la coltivazione, abbiamo bisogno di fare più ricerca. Tuttavia, dobbiamo individuare anche metodi agricoli migliori e sufficienti varietà di banane sane. Sul lungo termine, vogliamo anche sapere quale tipo di banana è più adatta a quale tipo di clima. In questo modo, possiamo mappare un'intera gamma di banane in base al clima".
Juan Carlos Restrepo, il nuovo direttore generale di Bioversity International, sostiene questo obiettivo. "Dobbiamo proteggere la biodiversità delle banane, ma anche sfruttarla. Milioni di persone dipendono dalle banane come fonte alimentare e di reddito. Con questo accordo, vogliamo assicurare il futuro di questa coltura. Ulteriori ricerche dovranno portare a nuove varietà adatte - le banane che sono più resistenti a fitopatie e siccità e che sono più nutrienti. Queste varietà devono anche adattarsi al contesto socio-economico in cui vengono coltivate. La conoscenza degli agricoltori locali gioca un ruolo importante in questo senso. La cooperazione è essenziale per rendere più produttiva la coltivazione delle banane".
Il Professor Swennen mentre si prepara al suo intervento, con il direttore generale di KU Leuven, Koen Debackere e Juan Carlos Restrepo, direttore generale di Bioversity International. | © KU Leuven - Rob Stevens
"L'università è orgogliosa dell'impegno congiunto messo in atto da Bioversity International e dalla squadra di Swennen. Siamo orgogliosi anche dei risultati che sono già stati ottenuti - ha dichiarato Koen Debackere, direttore generale di KU Leuven - La scienza fondamentale e le strategie promozionali efficaci si stimolano continuamente a vicenda e sono caratteristiche degli obiettivi di KU Leuven in materia di scienza e innovazione".
"Dobbiamo assolutamente prestare la giusta attenzione alla diversità e alla produzione delle banane, a causa degli attuali cambiamenti in materia di clima e popolazione. Questo tipo di lavoro deve essere fatto nei nostri programmi di ricerca e valorizzazione. La squadra del professor Swennen e Bioversity International hanno già fatto un lavoro eccellente e continueranno a farlo. Questo accordo rafforza la solida cooperazione a lungo termine e fornisce anche buone prospettive future per la ricerca e l'innovazione sulle banane.
Fonte: KU Leuven