Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Disparita' nei prezzi alla produzione e al consumo per gli agrumi spagnoli

L'associazione agricola spagnola AVA-ASAJA ha richiesto alle istituzione una commissione che indaghi sulla disparità dei margini commerciali lungo la filiera di arance e mandarini.

L'affermazione secondo cui tutti guadagnano più del produttore è stata appurata in maniera inconfutabile durante l'attuale campagna agrumicola, con dati ufficiali alla mano. Un rapporto presentato dall'Associazione valenciana dei produttori agricoli (AVA-ASAJA), basato sulle statistiche dell'Osservatorio prezzi del locale Ministero dell'agricoltura, rivela che, in media, i prezzi all'origine di arance e clementine sono diminuiti del 20 e 23% rispettivamente da settembre a dicembre 2018, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Nel frattempo, i prezzi a destinazione sono aumentati rispettivamente del 6 e dell'8%.

In una delle campagne più disastrose nella storia dell'agrumicoltura spagnola, i produttori sono passati in appena un anno da 0,23 a 0,18 euro al chilo, nel caso delle arance, e da 0,31 a 0,24 euro/kg nel caso delle clementine. In entrambi i casi, il calo ha spinto i prezzi al di sotto dei costi di produzione. Questi stessi frutti sono stati venduti nei mercati all'ingrosso per 0,84 €/kg, nel caso delle arance (6% in meno rispetto a un anno fa), e 0,88 €/kg per le clementine (5% in meno).

Tuttavia, questa tendenza al ribasso inverte la rotta non appena gli agrumi vengono messi in vendita al pubblico. Non solo i prezzi a destinazione non riflettono tale svalutazione, ma sono addirittura aumentati rispetto all'anno precedente, passando da 1,70 a 1,80 €/kg nel caso delle arance, e da 2,21 a 2,38 €/kg per le clementine.

Questo sviluppo contraddittorio dei prezzi lungo la catena del valore si traduce in un aumento del 1.000% nella forchetta dei prezzi tra produzione e consumatore nel caso delle arance, e del 991% delle clementine.

Lo studio dell'AVA-ASAJA riporta anche che, negli ultimi dieci anni, il problema si è effettivamente aggravato. I prezzi medi riscossi dai produttori sono diminuiti dell'8% nel caso delle arance, e del 17% nel caso delle clementine, mentre i consumatori hanno assistito a un aumento dei prezzi del 22% nel caso delle arance, e del 25% in quello delle clementine.

Fonte: esdiario.com

Data di pubblicazione: