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Organizzazioni di agricoltori piu' forti per il futuro

Fairtrade rivede il suo standard principale

I piccoli produttori, che possiedono in media meno di due ettari di terreno, svolgono un ruolo importante nella produzione alimentare globale, ma spesso sono coloro che traggono meno benefici nel sistema del commercio a livello mondiale.

Per rafforzare il potere degli agricoltori nelle relazioni commerciali, Fairtrade International ha annunciato una nuova versione del proprio standard di certificazione per i piccoli produttori "Fairtrade Standard for Small-scale Producer Organizations".

Lo standard rivisto mira a generare maggiori benefici per le organizzazioni di agricoltori Fairtrade e renderle più resistenti alle oscillazioni dei prezzi del mercato e ai cambiamenti climatici. Questa revisione, infatti, intende migliorare le condizioni di vita di un milione e mezzo di agricoltori all'interno del circuito di certificazione che si fonda sullo Standard Fairtrade per le organizzazioni di piccoli produttori, che rappresentano circa il 90% di tutte le organizzazioni certificate Fairtrade.

"Lo standard rivisto riflette una delle convinzioni fondamentali di Fairtrade - spiega Dario Soto Abril, Global CEO di Fairtrade International – ovvero che il massimo impatto per gli agricoltori può essere raggiunto se i benefici immediati del Prezzo minimo e di un Premio fisso sono associati, a lungo termine, ai benefici di una partecipazione democratica maggiore, alla costituzione di organizzazioni di produttori più forti e a pratiche di produzione più sostenibili. Gli agricoltori hanno avuto un ruolo centrale nel plasmare questo standard, poiché sanno meglio come affrontare le loro sfide".

Alzare il livello per la sostenibilità degli agricoltori
La revisione dello standard rafforza l'attenzione principale di Fairtrade sull'empowerment, l’autodeterminazione, e la resilienza degli agricoltori, rafforzando nel contempo i requisiti e incorporando le migliori pratiche per affrontare le attuali realtà economiche, sociali e ambientali.

(Foto: © James A. Rodríguez / Fairtrade)

Le principali modifiche includono:

  • protezione ambientale - sono stati rafforzati i requisiti per il monitoraggio e la prevenzione della deforestazione e sono stati aggiunti requisiti supplementari per migliorare la fertilità del suolo e l'uso sostenibile dell'acqua, nonché le azioni per il cambiamento climatico;
  • organizzazioni più forti e democratiche - per garantire che le cooperative destinatarie della certificazione Fairtrade possano trarne beneficio. Lo standard ora richiede ai candidati di dimostrare di essere organizzazioni consolidate, di avere potenziale di mercato Fairtrade (acquirenti interessati) e di aver preso una decisione democratica e informata per aderire al sistema del commercio equo Fairtrade. Una più nutrita maggioranza dei membri delle cooperative deve essere costituita da rappresentanti di piccole aziende agricole di tipo familiare rispetto a quanto previsto in precedenza;
  • buona gestione organizzativa e amministrativa - per supportare il processo decisionale informato sull'uso del Fairtrade Premium (la somma aggiuntiva di denaro versata alle organizzazioni di produttori quando vendono a condizioni Fairtrade), lo standard richiede ora alle cooperative di effettuare una valutazione dei bisogni subito dopo la certificazione. Sulla base dell'esperienza delle cooperative di successo e della strategia di reddito minimo di sussistenza di Fairtrade, sono state aggiunte ulteriori indicazioni sulle modalità di impiego del Premio Fairtrade. Si potrà avere una trasparenza maggiore per le cooperative grazie all'introduzione di ulteriori controlli, di meccanismi di bilanciamento e di requisiti di sorveglianza;
  • salute e sicurezza - i requisiti in materia di etichettatura e stoccaggio di pesticidi e sostanze chimiche pericolose sono stati rafforzati per proteggere il benessere degli agricoltori e dei lavoratori dipendenti;
  • parità - ora le cooperative saranno incoraggiate ad adottare una politica di genere e a mettere in campo azioni concrete per aumentare la partecipazione attiva e paritaria delle donne nell'organizzazione.

Gli agricoltori si aspettano che lo standard continui a guidare un cambiamento positivo, come emerge dalle parole di Deborah, membro di Asunafo North Union in Ghana: "Il degrado delle foreste, l'abbattimento indiscriminato degli alberi e la combustione dei cespugli prima di coltivare era la normalità. Ciò ha influito negativamente sulla biodiversità e sugli ecosistemi portando a una bassa produttività, al prosciugamento delle risorse d’acqua e all'esposizione ai cambiamenti climatici e all'erosione del suolo. Sono certa che i nuovi requisiti ci aiuteranno a gestire efficacemente le nostre risorse naturali".

Gli agricoltori al centro del processo democratico
Lo standard rivisto è il risultato di un processo inclusivo che comprende le consultazioni con oltre 500 cooperative Fairtrade in 70 paesi, che rappresentano quasi la metà di tutti i gruppi di agricoltori certificati Fairtrade. Anche gli operatori commerciali, i marchi e gli altri attori del sistema interessati a livello mondiale hanno partecipato al processo.

Le modifiche entreranno in vigore il primo luglio 2019 per le cooperative che risulteranno certificate a partire da tale data. Per le cooperative attualmente certificate, alcuni requisiti entreranno in vigore il primo luglio e altri avranno un periodo limitato di transizione. I cambiamenti richiesti nelle strutture associative delle cooperative avranno bisogno di più tempo e potranno adeguarsi entro gennaio 2022.

Fonte: Ufficio Stampa Fairtrade Italia

Data di pubblicazione: