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Lo conferma Aurelio Pannitteri, patron dell'Arancia Rosaria

Il 19 aprile a Shanghai le prime arance italiane via aerea

Una Sicilia imprenditoriale sempre più all'avanguardia nell'economia agricola europea. Con queste parole potremmo sintetizzare gli sviluppi delle ultime settimane, in particolare nel settore agrumicolo. Dopo l’arrivo delle prime arance rosse siciliane in Cina, avvenuto qualche giorno fa con trasporto via nave, adesso tocca al primo cargo aereo.

Aurelio Pannitteri

Ed è lo stesso fautore dell’iniziativa a commentare con qualche giorno di anticipo la notizia secondo cui il primo carico aviotrasportato, decollato dall'Italia, atterrerà a Shanghai il prossimo 19 aprile.
"L'Arancia Rosaria viaggia solo in prima classe" ha dichiarato scherzosamente Aurelio Pannitteri, contento di dare a FreshPlaza la notizia.

"L’accordo che ci permette di affrontare questa esaltate iniziativa – ha aggiunto l’imprenditore siciliano - è da ricondurre al colosso Alibaba, il quale ci ha scelti per una partnership commerciale che non mancherà di dare ottimi frutti, nel vero senso della parola".

Alibaba, grazie alle interlocuzioni avviate dal Distretto Agrumi di Sicilia, già l’anno scorso (vedi Freshplaza del 25/06/2018) aveva manifestato un grande interesse per l’arancia rossa siciliana, da collocare su un mercato cinese e con un potenziale da 552 milioni di consumatori "connessi" in una fascia premium. Il colosso cinese è una tra le principali compagnie tecnologiche del mondo, con un giro d'affari pari a 768 miliardi di dollari registrato nell'anno fiscale 2018.

Numeri esorbitanti per un mercato, quello asiatico, che ha un potenziale enorme per il made in Italy. Certamente i prodotti siciliani rappresentano una sorta di iper-nicchia in un mercato così gigantesco, ma l’opportunità sta proprio nel collocare solo articoli qualitativamente straordinari. Altro tema caro ai consumatori cinesi è l’affidabilità commerciale e la sicurezza alimentare.

Ma di quante arance stiamo parlando per questo primo viaggio in aereo? A rispondere è lo stesso Pannitteri, che riferisce di “20 pedane, per un numero di 2000 colli, pari a un container”. Certo, si tratta di quantità esigue, se paragonate a quelle trasportate via tir alla volta del Nord Europa, ma l'impegno logistico è comunque notevole.

Alibaba mette a disposizione l'infrastruttura tecnologica su cui basa un marketplace digitale che consente a piccole e medie imprese e grandi brand di offrire prodotti e servizi globalmente. La missione di Alibaba, in un'ottica di globalizzazione, è quella di "make it easy to do business anywhere", ossia consentire a tutti di fare business in modo semplice, ovunque.